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Zalewski e quei cross col piede sinistro che sanno di svolta

Nicola può diventare decisivo lavorando di più sul mancino: Monza, lecce e Repubblica Ceca i tre esempi in cui il suggerimento dal fondo ha portato al gol

Nicola Zalewski in azione con la maglia della Roma

Nicola Zalewski in azione con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
19 Novembre 2023 - 08:19

Ripartire dalle certezze o lavorare sulle proprie debolezze? È il dilemma shakespeariano che affligge la mente di ogni singolo atleta sulla faccia della terra. Dalle certezze si torna sempre e da quelle si può ripartire, ma se fossero invece le debolezze a tramutarsi in punti di forza e a rappresentare un trampolino di lancio? È senza dubbio il caso di Nicola Zalewski, esterno duttile e generoso in cerca ancora di una collocazione definitiva nello scacchiere di Mourinho. Fascia sinistra o fascia destra, poco sposta per il giovane talento cresciuto nel vivaio giallorosso, sempre intenzionato a farsi trovare pronto. Ma la qualità di scelta in fase di assist sembra stia venendo meno, soprattutto nella maggior parte dei casi nei quali Nicola prova a rientrare sul destro per servire i compagni, in particolar modo quando si ritrova ad operare sulla fascia sinistra. Nato e cresciuto tatticamente da quella parte, è sempre stato abituato a rientrare sul destro per mettere al servizio della squadra la sua visione di gioco. Ma se fosse il mancino la svolta della sua carriera? Il campo, per il momento, suggerisce questo.

Il sinistro che non ti aspetti
Minuti finali di Roma-Monza e palla gestita da Zalewski. L’esterno, sotto Tribuna Tevere, va a puntare Birindelli: sembra intenzionato ad andare sul fondo, poi sterza sul destro, ennesimo cambio di direzione e cross, con il mancino. Suggerimento per Kristensen, sponda in area dalla quale arriverà il gol di El Shaarawy. Copione simile nella sfida casalinga con il Lecce. Nicola riceve palla da Dybala, si gira e punta Gendrey, si allunga il pallone e sterza sul fondo: il cross con il mancino è perfettamente calibrato e l’impatto di testa da parte di Azmoun è devastante, e valido per riaprire una partita che sembrava stregata per la Roma.

La Nazionale conferma
Dall’esilio, volontario e apprezzato, nell’Under 21 polacca, per ritrovare minuti e convinzione nel momento più delicato della sua stagione, al ritorno da protagonista in quella maggiore, nella gara valida per le qualificazioni a Euro2024 contro la Repubblica Ceca. Capita che Zalewski vada a contendere con grande forza agonistica un pallone a Coufal e che poi vada a puntare, nel più classico degli 1 vs 1, il laterale ceco Zima. Nemmeno il bisogno di superarlo, subito l’intuizione di mettere nel cuore dell’area di rigore un pallone tagliato sul secondo palo, che manda in tilt Brabec e Stanek, permettendo a Piotrowski di portare in vantaggio la Polonia. Ah, dimenticavamo, cross ancora una volta con il mancino.

Provaci ancora
Alla faccia del “piede debole”, verrebbe da aggiungere. La qualità c’è, la variante tattica può diventare questa, evitando di perdere un tempo di gioco per rientrare sul destro e sfruttare al meglio le occasioni offensive sfruttando anche il piede mancino. Con un El Shaarawy spesso adattato e uno Spinazzola verso la scadenza contrattuale, per Zalewski si aprono nuovi spiragli in direzione futura. Ma sarà il presente a indirizzare le scelte del club e il campo a dare le risposte che Mourinho va cercando sulla fascia sinistra. È lì dove Nicola deve fugare ogni dubbio e candidarsi per tornare ad essere un attore protagonista di questa Roma. Con voglia, con gamba e qualità, con il piede che lo ha portato fin qui e con l’altro, il sinistro, che può ampliare il suo bagaglio tecnico, l’arma a sorpresa in grado di renderlo un finalizzatore di assoluto livello.

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