Rui chiude la porta
Dopo un avvio complicato, il classe ’88 è tornato a garantire solidità. Adesso si gode il suo Portogallo, mentre studia il domani con il contratto in scadenza
Rilanciarsi a 35 anni. Dopo un avvio di stagione che definire complicato è poco, Rui Patricio è riuscito a reagire alle difficoltà, chiudendo - in collaborazione con il reparto difensivo - la porta della Roma. A fine settembre, commentando l’andamento da incubo della formazione di José Mourinho, non si poteva fare a meno di citare il portiere portoghese, giunto alla sua terza stagione in giallorosso - è arrivato nell’estate del 2021 dal Wolverhampton insieme proprio allo Special One - e ormai, così si diceva, sul viale del tramonto. Sicuramente l’anagrafe fa immaginare che il meglio Rui ce l’abbia alle spalle, ma forse chi lo dava per finito aveva precorso un po’ i tempi. Mai utilizzato fin qui in Europa League - Mou ha scelto come portiere di coppa Svilar, per farlo crescere -, il classe 1988 ha fin qui difeso i pali giallorossi in tutte e 12 le partite di Serie A. La sua titolarità non è mai stata messa in dubbio dentro Trigoria, da José e dal suo staff, che ha grande stima del lusitano. Una fiducia ben riposta, come testimoniato dai dati.
I numeri
Dopo gli 11 gol subiti nelle prime 6 giornate di Serie A - 2 da Salernitana, Hellas Verona e Milan, 4 dal Genoa e uno dal Torino -, Rui Patricio è riuscito a cambiare decisamente registro, concedendo soltanto 3 reti nei successivi sei turni di campionato. Merito, certamente, anche collettivo, di una Roma in generale miglioramento, ma andando a rivedere alcuni episodi lo zampino del portiere di Leiria c’è eccome. Parate importanti, come quelle contro Monza (Birindelli), Inter (Thuram) e Lazio (Romagnoli) hanno aiutato la Roma a portare a casa dei punti o, nel caso della trasferta di San Siro, a contenere il passivo. Mentre fino a fine settembre si viaggiava ad una media di quasi 2 gol a partita, le 3 reti al passivo sono state distribuite in altrettante gare - Cagliari, su rigore, Lecce e Inter. Al rientro dalla sosta tutti si attendono di nuovo i gol di Lukaku e Dybala, accompagnate dalle giocate di Pellegrini, ma sarà fondamentale anche mantenere questo rendimento difensivo.
Del doman non v’è certezza
Come detto, Rui è arrivato a Trigoria in contemporanea a Mourinho e, come lo Special One, ha il contratto in scadenza al prossimo 30 giugno. Ad oggi non ci sono negoziati tra le parti per un rinnovo contrattuale, ma c’è chi ipotizza per lui un ruolo da chioccia il prossimo anno, con l’ingaggio di un portiere più giovane - Svilar non sembra pronto per fare da primo. Un futuro tutto da scrivere, intanto oggi il suo Portogallo - già qualificato a Euro 2024 - gioca in Liechtenstein e Rui potrebbe trovare spazio ai danni del titolare Diogo Costa.
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