Il Roma Club Praga pronto ad accogliere Mou
Più di un gruppo di amici aspettano i giallorossi in città e all’Eden Arena
«Siamo pronti ad accogliere Mourinho e Lukaku. Non vediamo l’ora di sostenere la nostra squadra allo stadio» questa la felicità a poche ore dalla sfida di Europa League di Saro Cosentino, musicista italiano e romanista appartenente al Roma Club Praga, ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione “Secondo Tempo”.
«Quando abbiamo visto i sorteggi abbiamo esultato. La possibilità di vedere qui i giallorossi è qualcosa di straordinario - racconta Saro - Noi siamo un gruppo di amici che vivono in Repubblica Ceca in attesa di ufficializzare il nostro club. Al momento siamo una quindicina di persone che si ritrovano abitualmente in un pub per seguire le partite della Roma. Domani però sarà diverso perché andremo tutti all’Eden Arena per tifare dal vivo».
Riguardo alla gara contro lo Slavia Cosentino raccomanda prudenza: «Attenzione a questa partita, sento molta superficialità ma la nostra avversaria è diversa quando gioca in casa. Quello che arriva è un test fondamentale che permetterebbe ai ragazzi di risparmiarsi due gare extra. La loro tifoseria inoltre è molto calda, sosterrà la squadra in tutti i 90 minuti. Ho visto scene non particolamente belle all’Olimpico, spero che i nostri tifosi non abbiano problemi nel raggiungere lo stadio o nel cuore della città».
Infine la curiosità più grande però per Saro è soprattutto per i protagonisti di questa squadra che potrebbero cambiare il volto della sfida: «Dybala? La voglia di vederlo in campo è tanta ma prevale la ragione al cuore. Domenica ci aspetta il derby, preferisco preservarlo in attesa della prossima gara di campionato. Contro il Lecce ha fatto la differenza la sua qualità è induscussa, ma mi basterebbe anche solo guardarlo in tribuna. Posso contare sull’attaccante belga dal 1’. Spero che almeno lui sia uno dei titolari di Mourinho anche domani. Se riuscisse a segnare già nel primo tempo sarebbe uno spettacolo fantastico, oltre che un filotto di sfide positive per nulla banali. Senza considerare poi che per tutti quelli della mia generazione la voglia di rivincita sullo Slavia Praga ancora è forte a causa di quella maledetta partita vissuta nel lontanissimo 19 marzo del 1996».
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