La difesa non cambia. E Dybala vuole esserci
Neanche il tempo di esultare per la vittoria al cardiopalma ottenuta contro il Lecce nei minuti di recupero che la squadra di Mourinho torna in campo
Neanche il tempo di esultare per la vittoria al cardiopalma ottenuta contro il Lecce nei minuti di recupero che la squadra di Mourinho torna in campo. Obiettivo: preparare la partita di Europa League di giovedì pomeriggio a Praga contro lo Slavia. Gara delicata, da non sottovalutare eppure da gestire. Le risorse utilizzate contro i salentini non sono state neanche poche, purtroppo. Dybala ha giocato incredibilmente 90 minuti più sei di recupero, riuscendo a essere determinante nella giocata da tre punti che ha portato al gol di Lukaku.
L’argentino ha stretto i denti, ha voluto aiutare la squadra fino all’ultimo respiro e ha chiesto a Mourinho di partecipare anche alla spedizione europea di giovedì. José ha confidato di volerlo far riposare in qualche modo: da valutare la situazione della Joya. La testa, in questi casi, conta molto. Discorso simile per Lukaku, che è apparso in difficoltà ieri pomeriggio ma ha rifilato in extremis la zampata da campione. Entrambi comunque dovrebbero essere risparmiati, magari parzialmente, a Praga. Si è rivisto Renato Sanches che deve ancora carburare minuti ma all’Eden Arena potrà aumentare i giri. In mezzo torna Paredes, ieri out per squalifica.
Alternanza e gestione ancora sulle fasce, pensando anche al derby: Kristensen non ci sarà per via delle limitazioni della lista Uefa. Celik favorito su Karsdorp, che può rifiatare. Elsha e Zalewski si sono avvicendati, ma il Faraone potrebbe giocare davanti con Belotti. Mourinho, infine, ha sottolineato che non ci sono infortunati (Pellegrini e Spinazzola avvicinano il rientro, probabile per il derby, mentre Smalling è ancora indietro) e che la difesa non può cambiare: anche a Praga, dunque, Mancini, Llorente e Ndicka, davanti, con tutta probabilità a Svilar.
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