Cristante sempre presente

Si chiama Cristante, ma potete tranquillamente chiamarlo Stakanov: perché con il celebre operaio sovietico Bryan condivide l’assoluta dedizione alla causa, per la quale è pronto a fare gli straordinari. La causa in questione, ovviamente, è quella giallorossa: l’ha sposata ormai da cinque anni abbondanti e nel giro di poco è diventato una pedina inamovibile. Lo è stato per Di Francesco e Ranieri, poi per Paulo Fonseca, e lo è oggi per José Mourinho. Non a caso lo Special One, dopo la vittoria con lo Slavia Praga, ha dichiarato: «Quando ho visto che Cristante aveva dei problemi, mi stavo disperando». Nello specifico, il portoghese parlava del gap tra la rosa giallorossa e quella dell’Inter, ben più ricca nelle alternative, ma il succo del discorso non cambia: Bryan è cruciale all’interno dello scacchiere romanista. E, cosa non meno importante, è uno che “sente” la maglia giallorossa, come ebbe a sottolineare anche Daniele De Rossi nella sua conferenza stampa d’addio.

Nel 2023-24
Finora, il numero 4 non ha saltato neppure un minuto della stagione in corso: 13 presenze su 13 partite disputate dai giallorossi, sempre da titolare, sempre in campo per 90’ più recupero. E se la Roma è la squadra che finora ha accumulato il maggior numero di minuti di recupero in Serie A (ben 105 in 10 partite), allora ecco che Bryan Cristante è - assieme a Rui Patricio - il calciatore con il maggior minutaggio in campionato: 1.005’ per l’ex atalantino, che ha anche messo a segno due gol (contro Empoli e Genoa) e servito altrettanti assist nel ruolo di mezzala. Ma, rispondendo alle necessità della squadra e del tecnico, Bryan è arretrato sulla linea difensiva, adattandosi a fare il centrale (ruolo che aveva già ricoperto in passato in alcune circostanze) con buoni risultati.

A San Siro contro l’Inter è tornato a fare la mezzala, lasciando spazio in difesa a Llorente, ma contro il Lecce dovrà presumibilmente ricoprire il ruolo di regista in sostituzione di Paredes, che sarà squalificato. No problem per lui, che è un autentico jolly: è stato il regista della squadra nelle ultime due stagioni, per cui è pronto a farlo di nuovo. Del resto, dove lo metti sta: Bryan non fa un fiato, lavora a testa bassa, ma sa farsi sentire quando serve; è un leader all’interno dello spogliatoio, dall’alto delle sue 241 presenze in maglia giallorossa (di recente ha scavalcato Amadei, fermo a 234, salendo al 30simo posto nella classifica dei calciatori con più gare nella storia della Roma). Prendendo in esame anche l’Europa League, ai 1.005’ di campionato vanno aggiunti anche i 270’ più recupero delle tre partite finora disputate in ambito internazionale, con tanto di assist di tacco per Lukaku contro lo Sheriff Tiraspol. 

Con lo Special One
Insomma, Mourinho non se ne priva mai, se non è costretto a farlo per cause di forza maggiore. Lui, dal canto suo, è pronto a giocare in ogni ruolo pur di dare una mano. Ecco spiegati i numeri che emergono prendendo in esame le gare giocate da Cristante sotto la gestione del portoghese: nel 2021-22, il centrocampista giocò ben 50 delle 55 gare totali della Roma tra campionato, Conference League e Coppa Italia; le partite saltate furono dovute alla positività al Covid-19 (3), a una squalifica (1) e una lieve lombalgia (1).

Nella passata stagione il soldato Bryan ha fatto ancora meglio: addirittura 53 partite disputate su 55, con due assenze in campionato per altrettante squalifiche. In totale, considerando anche la stagione in corso, Cristante ha dunque giocato 116 delle 123 partite della gestione Mourinho, vale a dire il 94% del totale. Cifre, queste, che valgono più di qualsiasi altra considerazione: quando può, José lo schiera sempre. Cristante fa rima con “sempre presente”.