AS Roma

Il ritorno di Smalling è ancora lontano

Dal consulto a Londra nessuna buona notizia. Scongiurata l’operazione, ma l’inglese resta ancora out. Tornerà a disposizione solo quando il dolore sarà scomparso

Chris Smalling in allenamento a Trigoria

Chris Smalling in allenamento a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
02 Novembre 2023 - 08:04

AAA, cercasi disperatamente Chris Smalling. Sono trascorsi ormai due mesi esatti dall’ultima apparizione in campo con la maglia della Roma del difensore inglese: parliamo, infatti, del 1 settembre e della sfida con il Milan, al gong del calciomercato estivo e alla vigilia della prima sosta per le nazionali della stagione. 

Le prime tre presenze in campionato non avevano di certo esaltato le sue qualità, anzi era apparso notevolmente indietro di condizione, ma tutto faceva pensare che, in poco tempo, sarebbe tornato a fare la differenza, tornando a garantire una solidità al reparto arretrato che la Roma, nelle prime uscite, aveva completamente smarrito. Invece, tra gli oggetti smarriti è finito proprio lui.

Il ginocchio del saltatore
Il problema non è affatto di poco conto ma soprattutto di difficile risoluzione. Si è detto e scritto di una generica infiammazione tendinea, ma si tratta in realtà di una “tendinopatia perirotulea inserzionale” divenuta ormai cronica. È una patologia che spesso colpisce i giocatori di pallavolo, spesso sollecitati nei continui salti a rete, tant’è che viene denominata “jumper's knee”. La sintomatologia è seria, il dolore invasivo e la soluzione, nella maggior parte dei casi, è l’assoluto riposo dall’attività agonistica. Un problema serio per un calciatore che può portare anche ad un intervento chirurgico.   

London Calling
Un fastidio, quindi, che è diventato rapidamente dolore, con il quale prima convivere per poi successivamente arrendersi. L’infiammazione tendinea, nella zona tra quadricipite femorale e piatto tibiale, ha ben presto provocato un dolore praticamente ingestibile per il ginocchio di Smalling, che ha iniziato così un lungo percorso di riabilitazione. La scorsa settimana il tentativo di rientrare in gruppo, il lavoro atletico svolto insieme con i compagni ma il ginocchio è tornato a presentare il conto, l’infiammazione a ripresentarsi più fastidiosa che mai, dopo lo sforzo prodotto in allenamento. 

Da lì la scelta di volare nella sua Londra per farsi visitare da uno dei massimi esperti in materia, il prof. Andy Williams, tra gli ortopedici più famosi della Premier League: il consulto, andato in scena presso la Fortius Clinic nel cuore della City, non ha fornito al calciatore indicazioni diverse da quelle seguite finora. Non esiste una tabella di marcia dettagliata né una potenziale data di rientro. Servirà solo attendere il momento in cui il dolore scomparirà del tutto.
 
Numeri allarmanti
Dall’Empoli all’Inter, passando per l’Europa League, senza considerare che appare impossibile rivederlo in campo nelle prossime sfide che attendono la Roma. Chris Smalling ha già saltato 10 gare, che a breve diventeranno 13 se non dovesse scendere in campo contro Lecce, Slavia Praga e Lazio. Uno score, in negativo, che ha già superato il dato di partite saltate per infortunio sia della stagione passata (furono solo 3) che della prima in giallorosso, 2019-20, quando mancò all’appello in 9 occasioni. Ma di questo passo, se il problema che lo affligge non dovesse risolversi del tutto, sembra scontato pensare che vada a superare anche le statistiche relative alla stagione 2021-22, quando l’inglese rimase ai box per ben 14 gare. Peggio di così solo nel 2020-21, un autentico calvario, ben 27 gare complessive senza vedere il campo. E l’anagrafe non fa ben sperare per il suo futuro, viste le 34 candeline in arrivo.

E il reparto ne risente
Il Ministero della Difesa senza Ministro, un reparto rimasto orfano del suo leader nel momento in cui sarebbe servita la sua leadership per dar modo a Llorente e Ndicka di alternarsi senza affrettare i tempi. E invece tutti dentro, a cercare di non far sentire l’assenza dell’inglese. Otto le reti subite in sua assenza, diversi clean sheet (5) ma quella sensazione di vulnerabilità che la sua presenza in campo cancellava dal vocabolario. La Roma si sta abituando a fare a meno del suo leader, Chris è ancora nel tunnel di un recupero che non mostra ancora bagliori di luce in lontananza.

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