AS Roma

Materazzi: "Lukaku deve spiegare il suo addio. Mou? Allenatore, amico e padre"

Le parole dell'ex difensore nerazzurro sulle colonne de La Gazzetta dello Sport alla vigilia di Inter-Roma a San Siro: "Dopo la Champions dissi a José di restare"

Materazzi e Mourinho a Trigoria

Materazzi e Mourinho a Trigoria (Via Instagram (@josemourinho))

PUBBLICATO DA La Redazione
28 Ottobre 2023 - 09:40

Marco Materazzi, ex difensore centrale dell'Inter, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo "La Gazzetta dello Sport" e ha parlato di Inter-Roma, ma anche di Mourinho e della vicenda legata a Lukaku. 

È il silenzio che non viene perdonato a Lukaku.

«Il silenzio e i suoi tempi. Dice che quando parlerà si capiranno tante cose: speriamo, ma noi tifosi interisti stiamo ancora aspettando. Io, se avessi fatto una scelta come la sua, avrei già avuto bisogno di spiegare. E avrei spiegato, da un pezzo».

Dunque ci ricorda cosa Mourinho le disse all’orecchio in campo, la sera del 22 maggio 2010?
«'Marco, eri in campo nella puta finale del Mondiale e sei in campo in questa puta finale di Champions'. Ci ho provato per l’ultima volta, con la maglia in bocca per non far capire cosa gli stavo dicendo: 'Resta, nessuno ti amerà come è successo nella nostra famiglia'».

Secondo lei Mourinho è stato mai più amato come all’Inter?
«Non sono nessuno per dirlo. Al massimo posso dire che probabilmente non è stato più amato in quel modo. Perché quei due anni sono stati una storia unica: non per forza migliore di altre, ma unica. E forse irripetibile».

Ci dice in poche parole cosa c’è di irripetibile in Mourinho?
«Le dico cosa è sicuramente 'da Mourinho'. La capacità di saper essere tutto: allenatore, padre di famiglia, amico con cui puoi scherzare, ma che si incazza se non ti comporti da amico. Di creare empatia. Affrontava a brutto muso soprattutto quelli forti di carattere. Di non accettare compromessi. Di toccare i tasti giusti: i tuoi, quelli più profondi, e soprattutto quelli dei 'nemici'. E di moltiplicare le energie, fino a farti sentire forte, più forte di tutti. Può bastare?».

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