Roma-Monza, Mourinho: "È stata una partita dura, l'abbiamo vinta con il cuore"
Le parole del tecnico giallorosso: "L'espulsione? L'unica panchina che ha fatto uno show oggi è stata quella del Monza. El Shaarawy ha un feeling speciale con gli ultimi minuti"
Nel post partita di Roma-Monza, José Mourinho ha parlato a Sky Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.
Vittoria di sofferenza.
"Io penso che loro non meritassero di perdere. Sono molto felice per i 3 punti, sono felice perché ho sentito la squadra in difficoltà. Tecnicamente abbiamo sbagliato tanto, fisicamente ho visto la gente in difficoltà, alcuni hanno viaggiato tanto. Paredes Perù e Argentina, Aouar e poi Ndicka, questi tre erano in difficoltà. Gli altri erano in difficoltà dal punto di vista tecnico. Poi gli avversari sono bravi, con un allenatore bravo, ci hanno messo in difficoltà durante tutta la partita. Abbiamo vinto con il cuore, abbiamo cercato tutto il possibile per arrivare lì. Abbiamo preso due pali, anche loro hanno avuto occasioni da gol. Partita da livello tecnico basso ma a livello emozionale alto".
I due attaccanti devono migliorare insieme?
"Senza Dybala e Pellegrini ci manca un collegamento. Ho cercato di farlo con Aouar ma sono giocatori diversi. Abbiamo già giocato con due attaccanti puri, abbiamo anche fatto risultati positivi. La verità è che quando abbiamo due attaccanti puri chi fa da collegamento? Senza avere un dieci come Lorenzo o Paulo che è un secondo attaccante è più difficile per noi. Loro erano chiusi, difensori centrali esperti. Marì è stato perfetto, hanno gestito bene dal blocco basso. In panchina c'era gente veloce, sono entrati Mota e Vignato, lui ha fatto benissimo. Noi abbiamo preso la decisione opposta, abbiamo perso compattezza e loro hanno messo giocatori veloci e creativi. È stata una partita bellissima. Stephan ha questo feeling con il gol, con gli ultimi minuti e ha fatto un gol per noi".
È stato vicino a El Shaarawy?
"Per due minuti. Ho un rapporto con i miei giocatori molto vero. Anche quando sono critico sono diretto. Loro sanno che con me è meglio una verità brutta di una bugia bella. Quando lui e Zalewski mi hanno detto di non preoccuparmi perché loro non erano coinvolti, per me è stato facile".
L’espulsione?
"Non lo so. Ho fatto due gesti alla panchina avversaria, ma non ho usato parole offensive. L’anno scorso abbiamo avuto un’ottima partita a Monza e dopo la partita gente brava, ma ancora cruda e senza esperienza, ha avuto brutte parole nei nostri confronti. Oggi l’unica panchina che ha fatto un grande show e pressione sull’arbitro è stata la loro. Non critico questo, critico che dopo una partita non devi usare parole brutte. Le mie parole per loro sono solo brava squadra, bravissimo allenatore, non c’è bisogno di questo".
Dove vuole portare la sua squadra nel proseguo del campionato?
"Io voglio giocare con Paredes e Cristante come principio base, poi non possono giocare tutte le partite. Oggi abbiamo avuto poco equiliibrio e abbiamo avuto difficoltà. Il nostro miglioramento dopo Genoa è stato avere due giocatori fissi a centrocampo per compensare che non siamo una squadra molto veloce. Abbiamo cercato l’equilibrio, che oggi abbiamo perso quando abbiamo fatto i cambi per cercare di vincere. Però un pareggio con il Monza in dieci o una sconfitta è sempre un risultato negativo".
Mourinho a Dazn
L’esultanza?
"Era l’ultimo minuto. Vinci una partita che tu potevi comunque perdere. Loro non hanno preso pali, ma sono stati pericolosi. Quando segni al 90’ è sempre importante"
La gara?
“Non abbiamo giocato bene, lo devo dire. Tecnicamente non siamo stati bravi, i tanti nazionali erano stanchissimi. Abbiamo giocato contro una grande squadra”.
I tifosi?
“Io non riesco a supportare la squadra fino al 90’ come fanno loro".
Avete fatto fatica?
"Abbiamo risparmiato tanto, soprattutto davanti. Abbiamo fatto bene nel primo tempo con il blocco basso, infatti non hanno fatto un tiro. Nel secondo tempo ho preso un rischio: un cambio di struttura. Dopo, Palladino mette in campo Mota che dà profondità e quel ragazzo fantastico dietro. Bravi loro, mi dispiace per i 0 punti".
L’espulsione?
"L’anno scorso ci sono stati dei commenti brutti da parte loro. Ho fatto qualche gesto, se per l’arbitro è rosso va bene".
Le dispiace saltare Inter-Roma?
"Mi dispiace saltare tutte le partite in cui sono squalificato".
Mourinho in conferenza stampa
El Shaarawy si è sdraiato a fine partita e ha pianto: come ha visto il ragazzo tornato dalla Nazionale? Ha reagito intorno alle voci intorno a lui nelle ultime settimane?
"Per una persona, essere accusato di qualcosa che non ha fatto deve essere più difficile di essere accusato di qualcosa che ha fatto. Per esperienza, quando succede qualcosa di negativo, chi soffre di più è la famiglia, i genitori, suo fratello, la fidanzata e questo ti fa soffrire tanto. Ha parlato con me appena arrivato, mi ha detto che non dovevo preoccuparmi e anche per questo il club che non fa tanti comunicati, ha deciso di farne uno in supporto dei giocatori perché ne erano sicuri. L’ho visto allenarsi normalmente, la partita in Nazionale gli ha fatto tanto bene dopo tanti anni dal punto di vista dell’autostima. In un momento della partita dove noi continuavamo a giocare male, lo abbiamo fatto dal 1’, abbiamo cambiato la struttura e cambiato alcuni giocatori, secondo me abbiamo migliorato dal punto di vista offensivo, in difesa però eravamo meno compatti e abbiamo rischiato. Abbiamo fatto due pali, loro senza pali hanno sfiorato il gol. Il mio collega del Monza, che è molto intelligente, quando si è accorto del mio cambio di gioco poteva vincere la partita. Qualità tecnica bassissima in campo, ma qualità emozionale molto importante".
Il campionato di che livello è?
"Tecnicamente ci sono bravi giocatori, noi siamo più bravi. Non avere Dybala e Pellegrini insieme è difficile per noi, se hai uno o l’altro puoi avere più palla e controllo, non avere né Paulo né Lorenzo cambia tutto per noi. O giochiamo con un attaccante puro o mettiamo un altro a centrocampo, ma senza Lorenzo e Renato è più difficile. Nelle difficoltà, abbiamo trovato questa situazione di rischio, poi onestamente un punto o zero punti facendo 60 minuti, anche penso che abbiamo giocato 20 minuti con un giocatore in più, ogni volta che la palla stava fuori perdite di tempo, cambi, altre situazioni. Bisognava vincere, un punto o zero punti non cambia grande cosa, cambia l’autostima ma per la classifica no. Abbiamo rischiato, se avessimo perso sarebbe stata colpa mia, abbiamo vinto e tutto va bene".
Sette gol dopo il 76’: aveva la sensazione che potesse segnare? Che idea si è fatto del caso Gomez?
"Ho sentito che si poteva vincere o che si poteva perdere, la partita si poteva perdere. Non ho avuto paura di sentire paura in panchina, però si poteva perdere la partita. Il Monza è una buona squadra, l’allenatore è bravo e Palladino ha pensato anche di poter vincere. Abbiamo vinto noi e so che abbiamo questa capacità, con Azmoun ed El Shaarawy abbiamo giocato dentro. Gomez? Non ha giocato la finale di Europa League, penso che abbia giocato contro la Juventus con controllo positivo, però non voglio prendere quello sciroppo lì altrimenti sono in difficoltà anche io".
La squadra si appoggia troppo a Lukaku?
"Dal punto di vista del palleggio, Dybala e Pellegrini ci mancano. Ci sono partite dove gli altri non hanno fatto niente di positivo per fare un risultato positivo, altre volte no. Il Monza è stato bravo anche in 10, non è che si sono messi dietro ad aspettare la fine della partita, è un talento importante nel calcio, hanno fatto tutto bene. Non dico questo con ironia, fossi in loro sarei frustrato di andare a casa con zero punti, Marì è un difensore esperto, poi hanno Gagliardini e Pessina che non sono Tonino o Peppino. Hanno giocato bene e ci hanno messo in difficoltà, ecco perché poi ho esultato a fine gara, si poteva vincere o perdere".
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