E Conte si propone: "Roma? Il club mi si addice"
Il tecnico ex Tottenham esalta la piazza giallorossa ma pone le sue condizioni per il possibile matrimonio: «Vorrei la serietà, un progetto per poter competere»
«Spero, visto che ho ancora 54 anni, di poter allenare a Roma in futuro». Così si è esposto ieri sera Antonio Conte nel corso del programma “Belve”, diretto dalla conduttrice Francesca Fagnani. La voglia di vincere dell’ex tecnico del Tottenham è stata il punto fermo dell’intervista, ribadito anche quando l’ospite si è espresso sulle condizioni necessarie affinché, un giorno, possa approdare sulla panchina dei giallorossi: «Vorrei serietà e un progetto che mi dia l’occasione di competere per vincere».
Il tecnico si è tirato fuori dalla possibilità di subentrare su una panchina a stagione in corso: «Si tratta di situazioni già create in precedenza e in qualche modo compromesse». La volontà di allenare la Roma pare esserci e Conte ritiene quella giallorossa la piazza ideale e che, come affermato nell’intervista, «si sposa con lui». Dichiarazioni che fanno seguito alle anticipazioni diffuse negli scorsi giorni: «Ci sono due piazze, Roma e Napoli, che vorrei vivere per la passione che trasferiscono. Mi auguro che in futuro ci sia la possibilità». Qualche battuta anche su Mou: «Per me è un vincente, ho rispetto nei suoi confronti».
Già nel 2019 Conte sembrava vicino ai giallorossi, salvo poi dichiarare l’impossibilità di lavorare nella Capitale: «Mi sono innamorato di Roma frequentandola nei due anni in cui sono stato il Commissario Tecnico della Nazionale. All’Olimpico si sente la passione di questo popolo, che vive il calcio con un’intensità particolare. Che vive per la Roma. Oggi le condizioni non ci sono, ma credo che prima o poi andrò ad allenare la Roma». Forse quel giorno oggi è più vicino.
I successi in carriera
Prima della parentesi di un anno e mezzo con gli Spurs, che si è conclusa con zero trofei conquistati, Conte ha riportato l’Inter alla vittoria in campionato nella stagione 2020-21. È quella, a oggi, la sua ultima gioia sportiva. Non è l’unica, però: con la Juventus è stato l’artefice di tre scudetti consecutivi tra il 2011 e il 2014, senza dimenticare le due Supercoppe; tre anni dopo, sulla panchina del Chelsea, ha potuto festeggiare per la vittoria della Premier League. L’anno successivo ha invece vinto la Coppa d’Inghilterra, battendo in finale il Manchester United. Con la Nazionale italiana viene ricordata la cavalcata agli Europei in Francia del 2016, terminata con la sconfitta ai rigori nei quarti di finale contro la Germania di Low.
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