Chiamata in attesa per Mourinho: il futuro è ancora da scrivere
L’accordo siglato nel 2021 scade a giugno, ma ad oggi Dan Friedkin non si è fatto vivo per il rinnovo. L’Arabia nel futuro, la Roma nel presente. Ma José aspetta
La data di scadenza sulla confezione è nota e ben visibile a tutti, ma per il momento resta quella, senza rigenerazioni o prolungamenti di sorta: 30 giugno 2024. Quella domenica d’inizio estate rappresenta, al momento, la fine del rapporto lavorativo tra José Mourinho e la Roma. Un rapporto frutto di una felice intuizione dei Friedkin che, con sorpresa di tutti, il 4 maggio 2021 lo annunciarono alla guida tecnica della squadra, dopo aver salutato e ringraziato - anche lì a fine contratto - ufficialmente il suo connazionale Paulo Fonseca. Da quel pomeriggio caratterizzato da un cielo grigio, squarciato dall’impetuosità della notizia, sono passati quasi due anni e mezzo e il triennale firmato all’ora sta per finire.
Ad oggi, tra mister Friedkin - come lo chiama José - e lo Special One non si è più parlato di contratti, o quantomeno di quello del tecnico, nonostante l’allenatore di Setubal di messaggi, diretti e indiretti, ne ha inviati diversi. Già a febbraio scorso, alla vigilia della sfida al Salisburgo, affrontò il tema in conferenza stampa, spiegando come di certe cose non se ne discute all’ultimo secondo. Da quel giorno a Mourinho di domande sul suo contratto ne sono arrivate a decine, ma la risposta è sempre stata quella di un uomo in attesa. José continua a lavorare a Trigoria, “dando tutto fino all’ultimo giorno” - come ha ricordato di recente -, con il telefono che attende di ricevere una chiamata. Sperando soltanto che Friedkin non trovi la linea occupata.
Già perché Mourinho in scadenza, un unicum nella carriera del classe 1963, non passa inosservato nel mondo del calcio e di tentati approcci da quando è a Roma ne ha già ricevuti e respinti. In modo particolare la scorsa estate, quando rispedì al mittente mediorientale l’offerta “irrinunciabile”, rimandando l’approdo in Arabia Saudita a più avanti. Uno step che Mourinho però dà per certo, stando alle sue dichiarazioni rilasciate alla tv araba MBC Group: «Nessuno può conoscere il futuro, ma ho la certezza che lavorerò lì».
La vita è adesso
La programmazione è fondamentale, in particolar modo quando in palio c’è il futuro di Mourinho e soprattutto della Roma. Il destino di entrambi però è legato a doppio filo al campo e ai risultati che arriveranno da qui a fine maggio. Dopo la coppa e mezza raggiunta in due stagioni, la terza annata di Mou in giallorosso è partita con il piede sbagliato - 1 punto in 3 partite. Nel secondo blocco di gare però, la sua squadra ha reagito, rialzando la testa e portandosi a ridosso dell’alta classifica - il Napoli scudettato e quinto è a 3 lunghezze di distanza -, indirizzando con due successi anche il girone di Europa League. Domenica, contro il Monza, si torna in campo, dando il via ad un nuovo miniciclo che porterà la Roma a disputare 6 gare in 22 giorni. Tra una rincorsa da portare avanti e il primato da ottenere ai danni dello Slavia Praga, il futuro di José Mourinho e della Roma è oggi.
L’americanata parte 4
Concentrarsi sulla più stretta attualità, restando in attesa di novità. Perché se è vero che ad oggi nessuno si è fatto vivo per discutere del rinnovo, bisogna anche ricordare che i Friedkin ci hanno abituato all’effetto sorpresa. Mourinho fu il primo fuoco d’artificio, Dybala e Lukaku l’hanno seguito. Appassionati ed esperti di cinema, non è da escludere un altro coupe de theatre. Magari con José di nuovo nel ruolo di attore protagonista
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