La dolce legge del gol
Sono andati a segno 9 calciatori diversi tra campionato ed Europa. Record condiviso con Fiorentina, Atalanta e Napoli. E 7 dei 19 centri in A arrivano dal centrocampo
In rigoroso ordine cronologico: Belotti, Aouar, Spinazzola, Dybala, Renato Sanches, Cristante, Lukaku, Mancini e Pellegrini. Sono i nove calciatori che finora hanno trovato la via del gol nelle dieci partite giocate fin qui dai giallorossi tra Serie A ed Europa League. Tutti e nove hanno timbrato il cartellino in campionato; alcuni di loro (Lukaku, Pellegrini e Belotti) hanno colpito anche in ambito internazionale.
Analizzando i dati relativi al solo campionato, balza agli occhi il dato relativo alla media-gol per partita: considerando i 18 centri messi a referto dai nostri (uno, con l’Empoli, è frutto di un’autorete di Grassi), il dato parla di una media di 2 reti per calciatore.
Comanda ovviamente Lukaku con 5, seguito da Belotti con 3 e da Dybala con 2: 10 gol dunque sono arrivati dal reparto offensivo, in attesa che si sblocchino anche El Shaarawy, Azmoun e - più in là - Abraham. Grande apporto anche da parte del centrocampo, che finora ha portato in dote 7 gol: 2 le ha firmate il nuovo acquisto Aouar (contro Verona e Cagliari), 2 anche Cristante (Empoli e Genoa) prima di retrocedere da mezzala a difensore centrale, una Spinazzola (Milan), una Renato Sanches (Empoli) e una Capitan Pellegrini (nel 2-0 contro il Frosinone). Non solo attaccanti, quindi: gli inserimenti da dietro finora hanno portato buoni frutti, compreso l’unico gol dalla difesa, quello di Gianluca Mancini contro l’Empoli sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Insomma, la potenza di fuoco non manca, come dimostrano i 19 gol segnati finora in campionato (media di 2,37 per partita), che fanno della squadra di Mourinho il secondo attacco del campionato dopo l’Inter (che ne ha realizzati 21). Se la difesa appare più fragile rispetto alle due precedenti stagioni, è vero d’altro canto che il reparto offensivo sta segnando con maggiore facilità, al netto della partenza da dimenticare. E questo non potrà che far piacere a Mou.
Il confronto
Prendendo in esame le altre squadre di Serie A, il dato che balza all’occhio è che nessuno finora ha fatto meglio dei giallorossi in termini di marcatori differenti. Ce ne sono tre - Fiorentina, Atalanta e Napoli - che hanno mandato a segno 9 calciatori, proprio come i giallorossi. Per quanto riguarda i viola, si tratta di Martinez Quarta, Biraghi, Mandragora, Duncan, Bonaventura, Nico Gonzalez (capocannoniere con 5 reti), Brekalo, Kouamé e Nzola; tra i bergamaschi troviamo Kolasinac, Zortea, Koopmeiners, Pasalic, De Ketelaere, Ederson, Lookman, Scamacca e Zapata (prima del passaggio al Torino), nessuno dei quali conta più di 2 gol in campionato; i marcatori del Napoli sono invece Di Lorenzo, Ostigard, Zielinski, Gaetano, Kvaratskhelia, Politano, Raspadori, Simeone e Osimhen (6 reti in questa A, capocannoniere degli azzurri). Autentiche “cooperative del gol”, come del resto i giallorossi, che precedono in questa speciale classifica Inter e Frosinone, che finora hanno mandato a segno 8 giocatori diversi.
Questa duttilità in fase realizzativa è una costante per quanto riguarda la storia recente della Roma, che spesso ha visto segnare molti giocatori diversi nell’arco della stagione: in molti di quei casi, però, i tanti marcatori andavano a sopperire alla scarsa vena realizzativa degli attaccanti che (eccezion fatta per il primo anno di Abraham e per un paio di stagioni di Dzeko). Ora c’è un centravanti che è un top mondiale, affiancato da una seconda punta che - al netto dei tanti problemi fisici - non è da meno; a loro vanno aggiunti il ritrovato fiuto del gol di Belotti, e le scorribande offensive dei vari Aouar, Pellegrini, Cristante, Renato Sanches. Dal punto di vista dell’attacco, siamo decisamente in buone mani.
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