L'amore senza una resa: la Roma riparte dall'Olimpico
Delle sei gare in programma tra sosta e sosta, quattro andranno in scena in un Olimpico che si prevede, come sempre, strapieno. Un fattore da sfruttare
Sei la squadra del mio cuor. E al cuore, com’è noto, non si comanda. Esistono dei sentimenti incontenibili, da manifestare per necessità più che per volontà e la Roma è uno di questi. Lo è almeno per noi. E la manifestazione di questo sentimento non è che la naturale conseguenza di questo Amore, che la Sud in uno striscione dello scorso anno ha definito “Senza Resa”, completando l’anagramma ASR che racchiude la nostra storia. Così, da sempre, il tifo romanista accompagna ogni momento dei giallorossi in campo e, dopo anni difficili passati tra barriere e pandemia, da tre stagioni ormai riempie in ogni occasione possibile l’Olimpico, per scendere in campo al fianco della Roma.
Come ha spesso chiesto José Mourinho, che di questa squadra è la guida, almeno fino al prossimo 30 giugno, con qualcuno ha già deciso che quella data rappresenterà anche la fine dell’era portoghese nella Capitale. Non possiamo sapere con certezza se sarà così o se mister Friedkin, dopo lo Special One, Dybala e Lukaku stia preparando un altro coup de theatre, sorprendendo tutti come il 4 maggio del 2021 e magari prolungando la storia tra Mourinho e la Roma. Sta di fatto che, da quando il vate di Setubal siede sulla panchina giallorossa, lo Stadio Olimpico quasi sempre riempito in ogni ordine di fila e posto. Dare tutti i meriti a José sarebbe ingiusto, ma sicuramente rappresenta uno dei fattori - uniti al sentimento di cui sopra e ad un’intelligente politica dei prezzi attuata dalla proprietà - che hanno generato questo spettacolo d’arte varia in grado di rigenerarsi e ripetersi ad ogni gara.
Il patrimonio
Un’eredità d’amore da proteggere, in futuro, e da sfruttare, nella più stretta attualità. Già, perché delle sei gare che accompagneranno la Roma da una sosta all’altra - dalla sfida al Monza in programma domenica alle 12.30 al derby del 12 novembre -, ben quattro si giocheranno tra le mura amiche. Formalmente, in realtà, saranno tre, con la sfida agli uomini di Sarri che chiuderà questo ciclo e si disputerà - soltanto formalmente appunto - in casa loro. Se però per tanto tempo abbiamo raccontato di una Roma in difficoltà lontano dalla Capitale - a Cagliari, prima della sosta, si è tornati alla vittoria in esterna in campionato che mancava da sei mesi -, Mourinho e i suoi davanti alla gente romanista si sentono a loro agio ed è questo il momento allora di sfruttare questo fattore Olimpico, per dare seguito ai recenti risultati, proseguire l’inseguimento alla zona Champions e blindare il primato nel giorne di Europa League.
So’ 180mila voci
L’importanza del momento sembra averla capita già anche il tifo romanista. Per le sfide a Monza e Slavia Praga - le due gare che apriranno il ciclo di partite, rispettivamente il 22 e 26 ottobre -, infatti, sono stati già staccati più di 60mila tagliandi, con l’impianto ormai ad un passo dal solito e bellissimo sold out. Contando anche le 57.400 presenze garantite per Roma-Lecce - dato destinato a crescere fino ad arrivare al tutto esaurito anche per la terza sfida casalinga, che si disputerà il 5 novembre -, in soli tre appuntamenti l’Olimpico ospiterà più di 180mila persone. Una marea umana di persone innamorate.
Anche fuori casa il sostegno non mancherà. Esauriti in un’ora i 1.000 posti disponibili nell’Eden Arena per Slavia Praga-Roma, si attende la messa in vendita - verso fine mese - dei tagliandi per il derby, mentre a San Siro contro l’Inter - il 29 ottobre - sono previsti già più di 2.000 romanisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA