La svolta offensiva dei quinti: ora la Roma vola sulle ali

Il contributo offensivo dei quinti di centrocampo, per le squadre che li utilizzano nel sistema di gioco, può rappresentare un’arma importante. Lo sa bene l’Inter, che nella passata stagione tra gol e assist ha raccolto ben 35 contribuzioni tra campionato e coppe da quel reparto. Per circostanze diametralmente opposte ne è consapevole anche la Roma, che nella passata stagione non è riuscita ad incidere con i suoi esterni, raccogliendo un bottino di appena 12 gol (sempre considerando anche gli assist) in oltre 50 partite totali. Il reparto composto da Celik, Spinazzola, Karsdorp e Zalewski non è riuscito ad incidere facendo registrare un numero molto basso anche se paragonato alle altre squadre di Serie A. L’Atalanta senza coppe - e quindi con molte meno partite giocate rispetto ai giallorossi - ne aveva raccolti 19, il Milan che in alcuni casi ha anche giocato a 4 era arrivato a 16 e il Napoli addirittura che giocò tutto il campionato a 4, raccolse dai propri terzini ben 29 gol.

Il numero dei giallorossi, per essere precisi, potrebbe leggermente migliorare qualora venisse inserito nel conteggio anche El Shaarawy, che però non è propriamente un quinto di centrocampo e che in svariate circostanze è stato utilizzato anche nel reparto offensivo da Mourinho. Il dato prettamente legato ai quinti di centrocampo della scorsa stagione quindi era molto basso, ma quest’anno il trend sembra essersi invertito. Tutta la Roma riesce ad arrivare al gol con più facilità, a partire dagli attaccanti fino ad arrivare ai centrocampisti e poi per l’appunto ai quinti.

La trasformazione
In queste prime 10 partite stagionali, tra Serie A ed Europa League, il reparto sembra essersi trasformato. Dai quinti di centrocampo la Roma sta raccogliendo molti più gol e assist ed una presenza e continuità di rendimento importante. In sole 10 gare, il reparto degli esterni ha già contribuito a 7 reti, andando vicino al numero totale dello scorso anno messo insieme in oltre 50 gare. Il reparto è pressochè lo stesso con l’aggiunta del solo Kristensen, a testimonianza di un miglioramento a livello individuale e anche di un lavoro collettivo che mette i calciatori nelle migliori condizioni per rendere.

Spinazzola ad esempio ha già messo insieme 1 gol - contro il Milan - e 2 assist di pregevole fattura contro Genoa e Cagliari. Segnali importanti che l’esterno giallorosso vuole mandare sia a Mourinho che a Luciano Spalletti, che in conferenza stampa si è detto molto dispiaciuto nell’averlo dovuto lasciare fuori dai convocati dell’Italia. Anche Karsdorp è tornato a dare il suo apporto. Dopo l’ultimo assist datato 20 marzo 2022 con il quale permise a Tammy Abraham di realizzare la sua doppietta personale nel derby vinto contro la Lazio, l’olandese è tornato a mettere il suo nome nella lista delle contribuzioni. Contro il Cagliari infatti è suo il cross per il momentaneo 2-0 di Lukaku, - per altro molto simile proprio a quello che fece per Abraham - nella speranza che possa essere un buon segnale in vista delle prossime gare. Incoraggiante anche la prova di Celik contro il Servette. Il turco realizza l’assist per la rete di Pellegrini ma nel corso della partita serve anche El Shaarawy nel cuore dell’area di rigore che avrebbe potuto fare gol.

Kristensen invece, arrivato in prestito dal Leeds nella sessione estiva di calciomercato, deve ancora ambientarsi bene nei meccanismi di gioco, ma è riuscito comunque a servire un assist in queste prime partite in giallorosso. In carriera il danese, prima di sbarcare nella Capitale, aveva messo a referto 42 assist in carriera, dimostrando comunque di poter dare il suo contributo anche nella fase offensiva.
L’unica nota stonata purtroppo, è rappresentata da Zalewski. Il prodotto del vivaio romanista nelle voci gol e assist è attualmente fermo a 0. Il giovane talento scoperto da Mourinho aveva mostrato due anni fa tutto il suo potenziale, mettendosi in mostra soprattutto in Conference League con alcune giocate importanti che speriamo di rivedere presto.