AS Roma

Il ballo sulle punte: Lukaku e Belotti trascinano la Roma

Senza la fantasia di Paulo e Pellegrini, Mourinho potrà contare ancora sull’attacco “pesante”. Con Romelu, infallibile, c’è il Gallo, l’acquisto inaspettato

Andrea Belotti e Romelu Lukaku festeggiano il gol a Cagliari

Andrea Belotti e Romelu Lukaku festeggiano il gol a Cagliari (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
10 Ottobre 2023 - 08:44

Riavvolgiamo il nastro di un mese e mezzo. Siamo al 24 agosto e a Ciampino qualche decina di tifosi accoglie Azmoun, mentre nella Capitale si fa strada lo scetticismo generale per l’indirizzo preso dal calciomercato della Roma, in modo particolare sul nodo centravanti. In pochi però - forse soltanto i più ottimisti o meglio informati dentro Trigoria - potevano immaginare che da lì a breve la società avrebbe acquistato due nuovi numeri nove. No, non abbiamo fatto male i conti. Se formalmente ad approdare alla corte di Mourinho è stato il solo Romelu Lukaku - che poi da solo in realtà è già in grado di spostare gli equilibri di un’intera squadra -, il mese e mezzo di stagione ormai alle spalle ci ha raccontato di un nuovo attaccante per lo Special One: Andrea Belotti.

Partendo proprio dal Gallo, fin dalle prime battute si è visto un giocatore completamente diverso da quello lasciato lo scorso maggio, impacciato e ormai distante dal Belotti valutato 100 milioni - forse un’esagerazione all’epoca firmata Cairo - qualche stagione fa dal Torino. Alcuni danno i meriti alla preparazione atletica, svolta interamente con la squadra a differenza di quanto accaduto 12 mesi fa, con il suo arrivo a fine mercato, dopo un’estate passata senza contratto e ad allenarsi da solo. Non sapremo mai se il miglioramento sia dovuto soltanto ad aspetti atletici, ma di sicuro anche l’essersi sbloccato immediatamente, con la doppietta all’esordio stagionale contro la Salernitana, deve aver liberato il Gallo da un grosso peso, dopo aver chiuso l’ultimo campionato a quota 0 reti.

Giunti a metà ottobre, di gol Belotti ne ha già messi a segno 5 - 3 in Serie A e 2 in Europa League -, con anche 2 assist a condire le 9 presenze raccolte. Un’ottima media, soprattutto se si considerano i minuti effettivamente giocati dal Gallo che, da quando il collega belga è atterrato a Roma, ha visto ovviamente lo spazio a disposizione ridursi notevolmente. 490’ in campo, per una media realizzativa di una rete ogni 98’ - praticamente un gol a partita.

Ha fatto addirittura meglio Romelu Lukaku. Tra campionato e coppa, Big Rom è andato a segno 7 volte con 606 minuti all’attivo, per una media di un gol ogni 86 giri di lancetta. Dato impressionante, che rende bene l’idea dell’impatto - immediato e devastante - dell’ex Chelsea, vero catalizzatore del gioco offensivo romanista.

BeLu orizzonte
In poche parole, la Roma ha in casa due centravanti che, anche calando un po’ da queste medie realizzative da capogiro, dovrebbero chiudere la stagione agevolmente in doppia cifra. Un gran passo in avanti rispetto all’anno scorso.

Due punte su cui ballare, temendo un po’ meno il periodo successivo alla sosta. Per almeno due settimane, infatti, Mourinho sarà privato della qualità di Pellegrini e Dybala. Due assenze pesanti, in contemporanea, che l’anno scorso avrebbero gettato l’intera città nello sconforto. Anche oggi non siamo certo felici di perdere i due talenti più brillanti, ma le diagnosi - non catastrofiche - e i rendimenti personali dei due bomber fanno comunque ben sperare. Se si è parlato a lungo della LuPa, per qualche giornata potremmo vedere il BeLu lì davanti. Una coppia che ha dimostrato con i fatti di poter coesistere. La gara di Cagliari, decisa proprio dai bomber, ne è la dimostrazione. Dopo la qualità, ora  c’è la forza al potere e la Roma lì davanti ne ha parecchia. Ora lo sappiamo.

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