AS Roma

Anno nuovo, vecchio Pellegrini: il jolly di Mourinho torna in campo

Domani al Ferraris, Pellegrini pronto a guidare i suoi compagni dal 1’. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, ora il 7 vuole trascinare la Roma

Lorenzo Pellegrini in allenamento a Trigoria

Lorenzo Pellegrini in allenamento a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
27 Settembre 2023 - 09:02

Scusate il ritardo. Esultò mostrando questa scritta, l’8 gennaio del 2012, Francesco Totti, dopo il rigore trasformato contro il Chievo all’Olimpico, interrompendo così un digiuno lungo sette mesi. Doveroso partire da un ricordo del numero 10, nel giorno del suo quarantasettesimo compleanno, parlando dell’attuale capitano della Roma: Lorenzo Pellegrini. Sia chiaro fin da subito, la citazione non vuole essere fonte di paragone, ma soltanto il gancio tra un magnifico passato ed un presente che ha voglia di guardare con ambizione al futuro. Perché anche oggi c’è un uomo, romano e romanista, con il numero 7 sulle spalle e con la fascia al braccio che ha voglia di far partire, dopo un ritardo di cui non ha colpe, la sua stagione alla guida dei suoi compagni.

L’insolita assenza
Dopo sei gare disputate dalla Roma fin qui - 5 in campionato e l’esordio d’Europa League in casa dello Sheriff Tiraspol -, Lorenzo Pellegrini è riuscito a calcare il terreno verde soltanto una volta da titolare - a Verona, nel secondo turno di Serie A  -, subentrando a partita in corso ad Aouar contro il Milan, per un totale di due apparizioni e altrettante sconfitte. Una partenza con il freno a mano tirato - tratto comune, purtroppo, a tutta la Roma - che rappresenta un unicum in tutta la carriera di Pellegrini in giallorosso. Mai, infatti, giunti a questo punto della stagione, il classe 1996 era sceso in campo così poche volte.

Tutto non per volontà o colpe del 7 che, dopo aver scontato contro la Salernitana un turno di squalifica ereditato dallo scorso campionato, già dopo Verona-Roma ha lamentato il primo fastidio muscolare. Problema che aveva spinto lo Special One a preferirgli inizialmente il collega Aouar, nella già citata gara poi persa contro il Milan, salvo poi doverlo inserire proprio per lo stop dell’ex Lione. Quello suonato dopo il Bentegodi però è stato soltanto il campanello d’allarme, prima del vero e proprio infortunio - al flessore destro - rimediato in Nazionale. Nelle settimane successive, soltanto riposo e terapie per lui, che però adesso è guarito ed è pronto ad iniziare, veramente, anche la sua stagione.

Genova per noi
Con i guai muscolari ormai alle spalle, Pellegrini si candida seriamente per una maglia dal primo minuto, nella complessa trasferta al Ferraris che attende la Roma domani sera. In casa del Genoa, Mourinho e i suoi vanno a caccia di tre punti che possano colmare il gap - già troppo ampio visti i pochi turni trascorsi - con tante delle dirette avversarie coinvolte sulla carta nella corsa per un posto in Champions League. Quello è l’obiettivo fissato, lì la Roma vuole tornare a giocare dove più le compete, dopo due straordinarie ed emozionanti avventure europee vissute proprio con Pellegrini da capitano, culminate con una coppa alzata al cielo di Tirana e l’altra solo sfiorata, per l’amaro destino e non solo.

 Per centrare un piazzamento tra le prime quattro però, Mou e la Roma hanno bisogno del miglior Pellegrini, il giocatore in grado di contribuire - tra gol e assist - a 38 reti nei due anni sotto la guida del vate di Setubal. Servirà la sua qualità tra le linee, al fianco di Paulo Dybala, per innescare Romelu Lukaku, forse il centravanti più forte - senza nulla togliere al fenomeno che è stato Dzeko, ma più 10 che 9, calcisticamente parlando - con cui Lorenzo si sia mai trovato a giocare. Al tempo stesso manca la quantità, frutto della sua generosità, che Pellegrini è in grado di riversare in campo sulla mediana, garantendo equilibrio alla squadra e uno scudo ad una difesa insolitamente poco sicura in questo avvio.

La qualità e la quantità, oltre alla leadership e al vanto d’essere romanisti tradotto in quella fascia al braccio. Tutto questo può garantire Pellegrini, già a partire da domani sera. Bentornato capitano.

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