Manolas: "A Roma ho la mia vita, la mia famiglia. Mi piace molto"
Il difensore giallorosso in un'intervista: "La mia famiglia ha avuto un ruolo importante, mia madre mi è stata vicina. Mio zio Stelios è il mio idolo"
Il difensore giallorosso Kostas Manolas ha rilasciato una lunga intervista al programma tv "Il Turista" in onda sul canale greco SKAI. Ecco le sue dichiarazioni.
Su come ha iniziato a giocare
"Mi ricordo che i primi scarpini - che cucivo ogni tre giorni - me li diede mio nonno Kostas Latina. Mia madre ha detto che la mia prima parola è stata "gol" mentre tenevo in mano una palla, non è stata "mamma" o "papà". Qualcosa dentro di me diceva che sarei diventato calciatore, anche se a scuola andavo abbastanza bene e sono andato all'università. Era mio zio che era un calciatore, è da lui che ho avuto l'ispirazione".
Il mito dello zio Stelios
"Mio zio ha giocato tutta la carriera nel campionato greco, perché in quegli anni non c'erano trasferimenti all'estero. Per vent'anni è stato il miglior difensore greco e in questo momento sono a un ottimo livello, al suo livello: abbiamo reso orgogliosi Naxos e la Grecia".
L'importanza della famiglia
"La famiglia ha un ruolo molto importante. I miei genitori non mi hanno mai lasciato. Mio padre, che era un medico a Naxos, ha lasciato il lavoro e ha preso un incarico ad Atene, e mia madre mi è stata vicina. Ho fatto tre allenamenti al giorno per arrivare ad un buon livello".
sulla Roma
"Lì ho la mia vita, la mia famiglia, sto tante ore a casa. Mi piace molto, la mia vita è molto semplice".
L'avversario più forte
"Ho giocato contro Messi, ma è Ibrahimovic".
Dopo il calcio
"Per me Naxos è il paradiso, quando smetterò andrò lì. Ci sono cresciuto e ci tornerò un giorno".
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