AS Roma

I destini che si uniscono

Da Zapata a Belotti, tanti gli intrecci in avanti stasera. Duvan ad un passo dal giallorosso, poi l’arrivo di Lukaku. Radonjic e Sanabria, sfida da ex

Andrea Belotti e Romelu Lukaku

Andrea Belotti e Romelu Lukaku (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
24 Settembre 2023 - 09:43

Tre punti in palio. Tutto, spesso, nel calcio è ridotto a questo. La verità però è che dietor ad una sfida, spesso, si celano - più o meno nascoste - storie di vita, passati che lasciano il segno e futuri ipotetici che potevano essere e non sono stati. Torino-Roma sarà prima di tutto una partita di pallone, fondamentale nell’ottica giallorossa per dare continuità alla goleada inflitta all’Empoli nello scorso turno di campionato e al buon successo in esterna ottenuto sul campo dello Sheriff, in Europa League, nel tentativo di scalare una classifica che si è fatta complicata dopo i primi tre turni. I 90 minuti dell’Olimpico Grande Torino però hanno un dietro le quinte, fatto di trascorsi personali e di destini che si uniscono, soprattutto nei due attacchi che, dalle 20:45 in poi, proveranno a far gioire le rispettive tifoserie.

Viva Zapata? No, viva Romelu!

A partire proprio dai centravanti, da una parte Duvan Zapata, dall’altra Romelu Lukaku. Quello che poteva essere e non è stato, quello che è in questo momento l’attacco romanista. Due tra i protagonisti dell’estate a tinte giallorosse, con il calciomercato guidato da Tiago Pinto rivolto principalmente a colmare il vuoto lasciato dall’infortunio di Abraham e, allargando la visuale all’ultima stagione, allo scarso rendimento del reparto offensivo degli uomini di Mou.

Archiviato l’obiettivo Scamacca, per la non apertura del West Ham al prestito, e scemata la suggestione Morata, il gm giallorosso si gettò sul centravanti colombiano, instaurando il dialgo con la dirigenza atalantina. Se il calcio non è materia semplice, nonostante il pensiero contrario di alcuni, raccontare il calciomercato è impresa per pochi. Sta di fatto però, per stessa ammissione di Pinto a sessione conclusa, che Duvan ha rappresentato un’idea più che concreta per l’attacco romanista, fino ad un osteggiamento bergamasco. Non sapremo mai se l’eventuale arrivo di Zapata avrebbe escluso l’approdo di Lukaku, sta di fatto che l’ex nerazzurro ora veste granata e Big Rom ha iniziato a deliziare i romanisti a suon di gol.

Chi si rivede

Incroci di mercato, ma non solo, nei due attacchi che si daranno battaglia stasera ci sono anche diversi ex, da una parte e dall’altra. Dando precedenza, come ovvio, dalle cose di casa Roma, Andrea Belotti dovrebbe partire dalla panchina, ma potrebbe in corso d’opera trovarsi a sfidare il suo passato. Sette anni in Piemonte, gran parte trascorsi con la fascia al braccio, prima della separazione, non consensuale e a contratto finito, della scorsa estate. Già un anno fa la Maratona riservò a Belotti un’accoglienza particolare, con striscioni e coro di disprezzo. Quel giorno il Gallo non ebbe occasione di prendersi la rivincita, scrivendo l’ultimo capitolo di una lunga storia d’amore finita male. La speranza è che possa farlo già stasera.

Dall’altra parte, invece, ci saranno Radonjic e Sanabria. Due che non hanno lasciato particolari tracce a Trigoria, ma che sono passati da qui in passato, prima di cercare fortuna altrove.

Mi ritorni in mente

Non sarà una gara banale anche per Dybala. Nei suoi anni juventini la sfida la Toro ha rappresentato il derby, ma già l’anno scorso con la Roma ha avuto modo di raccogliere nuove memorie. Oltre a decidere il match di ritorno, a novembre, all’Olimpico, Dybala tornò in campo dopo un lungo infortunio per il finale di partita. Minuti che bastarono alla Joya per accendere la luce e guadagnarsi la fiducia di Scaloni, per il mondiale in Qatar poi vinto.

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