Una rosa davvero completa: ora Mourinho può sorridere
Lo Special One ha detto: «Qui tutti titolari». Da Bove a Belotti, da Elsha a Ndicka, le alternative ora non mancano. E vogliono farsi trovare pronte
"Sono tutti titolari". Parola di José Mourinho, che risponde così a una domanda relativa all’utilizzo di Bove dopo il prezioso successo per 2-1 in casa dello Sheriff Tiraspol. Tutti titolari, quindi, in una Roma che (finalmente) può disporre di una rosa profonda, con alternative valide che aumentano la competitività e quindi, auspicabilmente, il rendimento di tutti gli elementi. Ciò che lo “Special One” lamentava in passato - l’assenza di sostituti degni, e di conseguenza la necessità di schierare sempre gli stessi 12/13 calciatori - è stato ovviato grazie al mercato estivo, che ha visto l’innesto di giocatori importanti e la partenza di un solo titolare (Ibañez).
Ora a centrocampo Mou ha l’imbarazzo della scelta, al centro come sulle fasce, e sta alternando tutti già in questo scorcio iniziale di stagione: al netto del doppio stop che ha fermato Renato Sanches e il cauto inserimento del giovane Pagano, tutti gli altri centrocampisti hanno già totalizzato oltre 100’; sulle corsie laterali il solo Celik scende al di sotto, con 70’ totali. In avanti Dybala e Lukaku sono “titolarissimi”, ma hanno in El Shaarawy, Belotti e Azmoun (in attesa di Abraham) dei buoni sostituti: il Gallo giovedì è entrato molto bene, nonostante abbia giocato soltanto 10’; idem con l’Empoli, quando ha servito due assist per i gol di Cristante e Lukaku. In difesa le scelte sono un po’ più più obbligate, complici il recente forfait di Smalling e quello di Kumbulla nella passata stagione. Ndicka, in ogni caso, si sta inserendo bene: ha bisogno di giocare e imparare gli automatismi di squadra, ma le sue prime due apparizioni hanno coinciso con altrettante vittorie; un’iniezione di fiducia importante per il centrale di origini ivoriane.
Rotazioni
Già 24 i calciatori utilizzati da Mourinho in queste prime cinque partite ufficiali del 2023-24: una cifra importante, che sottolinea l’importanza delle rotazioni nella Roma. Il conteggio (che include anche Solbakken, ceduto nel frattempo) fa della squadra giallorossa la big con il maggior numeri di elementi impiegati: Napoli, Lazio e Milan ne hanno schierati 20, Inter e Juventus 21, l’Atalanta 23. Al pari della Roma c’è la Fiorentina, che però ha disputato due gare in più, avendo partecipato ai preliminari di Conference League.
Già domenica, contro il Torino, Mou effettuerà dei cambi rispetto all’undici titolare di Tiraspol: tra i pali tornerà Rui Patricio, mentre in difesa il tecnico spera di poter schierare di nuovo Smalling; dentro anche Kristensen e Spinazzola sulle fasce, paredes e Pellegrini al centro e Dybala in avanti. Sette cambi potenziali, che tra l’altro aumentano la qualità in campo: è proprio quello che il tecnico si augurava di poter fare, per essere competitivo su tutti i fronti.
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