Ballo sulle punte: ecco i gol per Mourinho
Una rete ogni 90’ per Big Rom, Belotti entra e lotta. José si può godere finalmente i suoi attaccanti, aspettando l'ingresso di Azmoun nelle rotazioni
Ripartenza in quarta. La stagione della Roma, dopo un primo mini ciclo più che complicato, si è sbloccata al rientro della sosta per le nazionali con le 7 reti rifilate all’Empoli alle quali è seguito il successo, di misura ma importante in egual misura, arrivato nel tardo pomeriggio di ieri sul campo dello Sheriff, nel debutto in Europa League. Ancora presto per considerare la formazione di Mou definitivamente sulla strada giusta, ma volendo trarre un primo sommario bilancio dopo queste cinque gare - tra campionato e coppa -, balza agli occhi il grande impatto iniziale delle due prime punte giallorosse: Romelu Lukaku e Andrea Belotti.
Re di coppa
Dopo la trattativa lampo con il Chelsea per portarlo alla corte di Mourinho, Lukaku non si è fatto attendere, adattandosi in fretta alla nuova realtà. Arrivato con l’incognita - tutta teorica - legata al suo stato di forma, Big Rom si è presentato abile e arruolabile, scendendo in campo contro il Milan a 72 ore dal suo sbarco a Ciampino.
Se quei 20’ all’Olimpico avevano dato un’idea del potenziale del belga, il ritorno in campo dopo la sosta ha portato con sé la conferma. Empoli e Sheriff: 2 partite, 2 gol. Una media di uno ogni 90’, visti i 180’ totali disputati nelle tre apparizioni. Come da tradizione, Lukaku ha timbrato il cartellino alla prima da titolare, nella goleada inflitta ai toscani. Ieri poi si è confermato in Transnistria, siglando questa volta la rete decisiva per i primi 3 punti in Europa League, battendo Koval con il mancino dopo l’assist di tacco di Cristante. La seconda coppa europea è da anni ormai terreno di caccia per Romelu. Quella a Tiraspol, infatti, è stata la 12esima gara consecutiva di Europa League in cui Big Rom è andato a segno. Una sentenza per gli avversari, una garanzia per noi.
Il canto continuo
Come contro l’Empoli, anche ieri sera Mourinho - per mano del suo vice Foti - ha optato per la staffetta tra le due prime punte, con Belotti che è entrato in campo a 10’ più recupero dalla fine, con il risultato già acquisito. Nonostante il poco tempo a disposizione, il Gallo ha mostrato il solito spirito di sacrificio, rincorrendo gli avversari e sfiorando anche la gioia personale con un diagonale. Solo la conferma di quanto fatto vedere fin qui da un Belotti che appare lontano parente - in meglio - del giocatore poco efficiente della scorsa stagione. L’ex Torino è già entrato attivamente in 5 gol - 3 assist oltre alla doppietta contro la Salernitana -, in tutto il 2022/23 furono 6. “Record” quasi eguagliato. Non male come avvio.
Il jolly iraniano
Insomma, l’impatto della coppia Lukaku-Belotti sulla stagione della Roma è più che positivo, ma ad aumentare la fiducia in vista del prossimo futuro c’è anche Sardar Azmoun. L’ex Bayer Leverkusen, escluso dalla lista Uefa per i paletti del transfer balance, ha esordito domenica scorsa, subentrando dalla panchina in Roma-Empoli. Da Trigoria ha tifato i suoi compagni - sostenendoli, prima della partenza, anche con un incoraggiamento via social - e ora spera di trovare ancora spazio tra Torino e Genoa.
Se il grande tema dello scorso anno era la mancata vena realizzativa delle punte, l’incipit della stagione 2023/24 fa ben sperare. Lukaku e Belotti hanno tracciato il sentiero, ora sta ad Azmoun seguirlo. E a Mourinho, finalmente, godersi anche i gol dei suoi centravanti.
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