AS Roma

Più Europa con Mourinho: lo Special One punta sempre in alto

Stasera 227ª partita internazionale per José, la 58ª in Coppa Uefa/EL. I nuovi (escluso Kristensen) portano in dote 291 presenze nelle competizioni continentali

Mourinho bacia il trofeo della Conference League

Mourinho bacia il trofeo della Conference League (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
21 Settembre 2023 - 08:41

Nessuno come Mou. Lo “Special One”, forte di cinque titoli europei conquistati negli ultimi ventun anni, stasera non sarà in panchina per via della squalifica, ma per lui si tratterà comunque della 227sima partita in competizioni internazionali da capo allenatore: una cifra che rende ancor più l’idea - nel caso ce ne fosse stato bisogno - del pedigree internazionale di José. L’Europa è il suo habitat naturale, da sempre, nonostante non abbia mai disdegnato i trofei nazionali.

Ci mancherebbe: per lui un trofeo è un trofeo, come è giusto che sia. Ma il fascino, il blasone e il riconoscimento di una competizione internazionale sono un’altra storia. Lui lo sa bene. La sua carriera ha spiccato il volo grazie alla Coppa UEFA con il Porto nel 2003; l’ha vinta di nuovo nel 2017, col Manchester United, ma nel frattempo questa aveva cambiato nome in Europa League. Stava per fare il tris lo scorso 31 maggio, se le scellerate decisioni di Taylor non avessero condotto la partita ai rigori.Ora José ci riprova, al terzo anno con la Roma, che per due stagioni consecutive ha portato fino in finale.

Dall’alto delle sue 226 panchine europee (57 delle quali in Coppa UEFA/Europa League), è il tecnico più esperto tra quelli della competizione: nemmeno sommando le gare internazionali di Jurgen Klopp (134) e quelle di Gian Piero Gasperini (52) si raggiunge l’astronomica cifra dello “Special One”. Tra i decani c’è Manuel Pallegrini del Betis, ma il cileno oggi taglia quota 180 affrontando i Glasgow Rangers. David Moyes del West Ham, si ferma a 63 panchine nelle competizioni UEFA, Bruno Genesio del Rennes a 49, Amorim dello Sporting Lisbona a 24, tanto per citarne alcuni tra i più noti.

Rosa esperta
Ma non c’è il solo Mou ad alimentare l’esperienza europea della Roma attuale: i sei nuovi acquisti (escluso Kristensen, che non è stato inserito nella lista UEFA) contano in tutto 291 presenze nelle competizioni continentali. Guida Romelu Lukaku, con 82 gettoni (e 44 gol) tra Anderlecht, Everton, Manchester United, Inter e Chelsea; seguono Paredes (57 partite) e Azmoun (46), quindi Ndicka (37 presenze, e il trionfo in Europa League con l’Eintracht Francoforte nel 2022), Renato Sanches (35) e Aouar (34).

Numeri importanti, per una rosa che già vantava le 132 apparizioni di Rui Patricio, le 101 di Smalling (un altro che ha già vinto l’EL, proprio con Mourinho, ai tempi del Manchester United), le 69 di El Shaarawy, le 68 di Cristante, le 64 di Dybala e le 62 di Pellegrini. Insomma, la mentalità europea non manca di certo: del resto, negli ultimi due anni i giallorossi hanno ampiamente dimostrato di trovarsi a loro agio in ambito internazionale.

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