Roma, che mal di trasferta. Ma la coppa può essere la cura
Tra Europa League e Serie A, tre gare consecutive lontano dall’Olimpico. Il segno 2 manca da 5 mesi, ma a Tiraspol può essere l’occasione giusta per sbloccarsi
Alla ricerca della continuità. Smaltita l’euforia suscitata dal 7 a 0 rifilato all’Empoli e subito smorzata dallo stesso Mourinho nel postpartita, la Roma comincia oggi a preparare la lunga serie di gare che la attendono nelle prossime settimane. Sheriff Tiraspol, Torino, Genoa, Frosinone, Servette e Cagliari: questi i sei avversari che il calendario ha posto sul sentiero di Pellegrini e compagni da qui fino alla prossima sosta per le nazionali, fissata per la metà di ottobre. Tutti impegni nei quali, sulla carta, alla portata degli uomini di Mou che però, da tempo, faticano a trovare una continuità di risultati. Continuità che sarebbe fondamentale per recuperare il terreno perduto in classifica a causa dell’inizio di stagione con il freno a mano tirato, oltre a permettere alla Roma di mettere subito in tranquillità la prima parte di un percorso europeo che ci si augura possa regalare altre serate emozionanti. A dare il responso sarà il campo, ma per indirizzare le cose nel verso giusto i capitolini dovranno prima di ogni altra cosa curare il loro mal di trasferta.
Nostalgia di casa
La tendenza negativa lontano dai sold out dell’Olimpico caratterizza ormai da tempo il cammino della squadra di Mou, con soltanto due vittorie arrivate fuori dalle mura amiche dall’inizio del 2023: Spezia-Roma 0-2 del 22 gennaio e Torino-Roma 0-1 dello scorso 8 aprile. Allargando la visuale all’Europa League, il segno 2 non esce da ottobre 2022 - parliamo dunque ancora della fase a gironi -, quando Abraham e un’autorete propiziata da El Shaarawy decisero la sfida sul campo dell’Helsinki. Decisamente troppo poco per una squadra che ambisce a tornare ai vertici del calcio italiano, confermandosi ad alti livelli in Europa. E proprio dalla coppa, dopodomani potrebbe arrivare la giusta occasione da cogliere, per sbloccarsi e invertire un trend preoccupante.
Orfana, ma forte
Giovedì alle 18.45 partirà il cammino europeo della Roma, con la sfida in casa dello Sheriff Tiraspol. La prima delle tre trasferte consecutive - Torino e Genoa poi in cmapionato - in programma. In Transnistria, contro una formazione esotica ma decisamente inferiore per effettivi a disposizione, Mou e i suoi dovranno provare ad imporsi, anche senza il supporto dei propri tifosi. E non soltanto per l’assenza della cornice dei 60mila dell’Olimpico, ma perché - vista la squalifica della Uefa - non ci saranno romanisti nel settore ospiti. Stessa situazione che si ripeterà a Torino, con la vendita riservata ai non residenti nel Lazio. Insomma, una Roma orfana della sua gente, ma che in virtù della forza dimostrata proverà a sbloccarsi, anche in trasferta. Alla ricerca di una continuità perduta.
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