Mourinho: "Dobbiamo lavorare con umiltà. L'obiettivo ora è vincere giovedì"
Il tecnico giallorosso ha parlato nel post-gara Roma-Empoli dopo la straripante vittoria dei giallorossi al ritorno dalla sosta delle nazionali
Al termine di Roma-Empoli José Mourinho ha rilasciato un'intervista a Dazn. Di seguito le sue dichiarazioni.
Lei aveva detto quando dybala è felice le sensazioni sono positive. Oggi è stato il suo migliore in campo?
"Io sono allenatore, devo esprimermi diversamente. Hanno giocato bene, non hanno fatto una partita da 7-0. Hanno giocato per vincere, una buona gara. Non uniforme, alti e bassi anche dal punto di vista fisico. C'è gente che non ha ancora i 90', ma abbiamo fatto una buona gestione. Mi dispiace per loro, ma è il calcio".
Lukaku ha segnato prima di uscire.
"Per me non era importante, magari per lui sì. Il suo messaggio è sempre stato per la squadra, da quando è arrivato. È uscito più felice, ha segnato sotto la curva. Dobbiamo imparare a giocare con lui e lui con noi ma avremo il tempo per migliorare"
Le sono piaciute le sue mezz'ali?
"Sì. Anche Paredes ha bisogno di migliorare la condizione, è arrivato qui senza preparazione e ha giocato con la Salernitana. Ha bisogno di minuti e di cambiare il suo profilo. Ha delle qualità con la palla, deve, migliorare a livello difensivo e l'intensità"
Si è parlato molto di Lukaku: come lo ha trovato a livello mentale?
"Felice, ha bisgono di sentirsi voluto e amato. Ha sentito subito che la squadra avesse bisogno di lui. È un ragazzo che vuole vincere, all'Inter non hanno bisogno di essere arrabbiati, hanno molti attaccanti forti. Devono essere contenti del loro ex mister che aveva bisogno di Lukaku"
Che messaggio dà la Roma dopo la vittoria di oggi?
"Io capisco la stampa e i tifosi, ma per me non eravamo prima la squadra commentata nelle ultime settimane, né io ero scarso. Ora non siamo diventati fenomeni. Dobbiamo lavorare con umiltà. Come ho detto, il mio obiettivo ora è vincere giovedì".
La rosa può sostenere le due competizioni?
"Dobbiamo gestire. Ora abbiamo 3 difensori centrali, abbiamo gestito oggi Renato e Dybala. Siamo stati sfortunati perché per esempio l'Atalanta gioca il giovedì e poi il lunedì. Noi no, c'è qualcuno nella Lega che non è innamorato di me. Vediamo, magari faremo qualche cambio. Mi fa piacere dire che su quattro partite di campionato, Pagano ne ha giocate tre".
Mourinho in conferenza stampa
José Mourinho ha parlato anche in conferenza stampa dopo la gara. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Prima della domanda vorrei chiedere scusa a Daniele Lo Monaco. Sei sempre stato corretto con me, fai il tuo lavoro come giornalista, anche bravo, ho interpretato male la tua domanda ieri, non c’era nessun motivo per la mia risposta. Ti chiedo scusa nello stesso modo in cui ho fatto la stupidaggine di ieri, pubblicamente".
Ha parlato di cose che non le sono piaciute: sul 2-0 la Roma si è sentita appagata.
"Mi aspettavo questa cosa. Ho chiesto questa intensità a inizio gara, sapevo che c’era gente che non riesce a farlo, sapevo perfettamente che non avevamo benzina per tutto quello per 90 minuti. Questo non mi è dispiaciuto perché è una cosa che mi aspettavo. Ma quando abbassi il ritmo per necessità, la concentrazione deve aumentare. Se non hai aggressività per pressare alto e l’aggressività per essere verticale, come minimo non regali palla all’avversario e fai passaggi nella prima fase. Non è che loro abbiano avuto grande possibilità, ma hanno avuto 20 minuti dove il dominio del gioco era loro, il possesso era loro, noi ci siamo abbassati troppo e dovevamo essere intelligenti a gestire. È così che dobbiamo crescere, c’erano 5 giocatori che hanno iniziato la partita che non erano qui l’anno scorso, abbiamo bisogno di loro e abbiamo bisogno che loro capiscano come giochiamo, specie col blocco basso. Sei dominatore anche lì. Il 7-0 è troppo, non è che abbiamo fatto una partita stratosferica, abbiamo giocato bene, in qualche momento molto bene, non abbiamo sbagliato gol davanti alla porta e per questo motivo il risultato è questo, ma è esagerato".
Ci fa un punto sugli infortunati?
"Aouar stava uguale a come a tutti quelli che erano un punto interrogativo. Una cosa è quando sei recuperato clinicamente e un’altra quando sei in condizione di giocare. Aouar è arrivato con una sensazione di stanchezza in zona muscolare, quando il muscolo ti chiama e ti dice che c’è qualcosa di strano non si può rischiare. Ha giocato Renato, che al di là del cartellino giallo che mi ha aiutato a decidere di cambiarlo, è stato perfetto perché giocasse 45 minuti. Dybala 75 minuti, Paredes 75 minuti, dobbiamo gestire questi giocatori, facendoli allenare, giocare e non facendoli arrivare a situazione di stanchezza. Romelu per la sua condizione fisica, per la sua storia clinica e per come si è allenato da solo, è quello che si presenta in condizione migliore".
Diciassette giorni di sosta molto lunghi, lei ha ricevuto molte critiche, la risposta è nella qualità che la Roma può esibire?
"I giocatori fanno gli allenatori, gli allenatori aiutano i giocatori a essere migliori. Sono i giocatori che fanno gli allenatori. Qualche volta si parla di allenatori fenomeni, a volte devono fare i fenomeni anche nelle squadre senza giocatori fenomeni. Oggi si è vista qualità, qualità di gioco, per costruire dal basso bisogna che i giocatori lo sappiano fare. A volte abbiamo commesso errori, ma i giocatori stanno prendendo fiducia. Lukaku ha avuto un pallone davanti alla porta e ha fatto gol, queste sono cose importanti".
Oggi come valuta la prova di Ndicka? È stato un test abbastanza duro per lui?
"Non è un bambino che non ha giocato partite, ha 150 partite in Bundesliga, in una squadra che giocava a 3 in un modo diverso dal nostro. Non voglio dire esattamente i dettagli, perché non voglio regalarli al nemico, ma nel primo tempo che era davanti a me ho fatto un po’ di fatica con lui perché va guidato. Ha presenza, ha costruzione, è veloce, è un ragazzo che ha qualità. Con questi tre difensori centrali e con Smalling abbiamo quattro difensori centrali diversi, però di qualità. Quando manca uno ne abbiamo solo tre, ma sono giocatori affidabili".
Dybala ha giocato una grande partita e ora fa coppia con Lukaku. Cosa può portare?
"State tranquilli".
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