Ritorno al futuro per Paredes: riecco l'Empoli
Dopo una partenza in sordina, come tutta la squadra, domani sera all’Olimpico Paredes affronterà l’Empoli, formazione che nel 2015/16 aiutò il talento a sbocciare
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Paredes in campo contro la Salernitana (GETTY IMAGES)
Uno sguardo al futuro, senza dimenticare il proprio passato. Domani sera, in uno Stadio Olimpico ancora una volta pieno, Leandro Paredes scenderà in campo - ancora non sappiamo se dal primo minuto, visto che il ballottaggio con Cristante per una maglia in regia è ancora vivo alla vigilia - contro la squadra che, insieme alla Roma, l’ha lanciato nel calcio europeo: l’Empoli. Proprio in Toscana, il centrocampista argentino giocò in prestito durante la stagione 2015/16, con Marco Giampaolo in panchina e, tra gli altri, Stefano Rapetti nello staff, preparatore rincontrato quest’estate a Trigoria. Un’annata fruttuosa con 33 presenze in Serie A e l’esperienza necessaria per tornare a Roma rappresentando un’importante alternativa al terzetto titolare composto da Nainggolan, De Rossi e Strootman - non semplicissimo trovare spazio all’epoca.
Inutile fare paragoni sui singoli, ma anche oggi la mediana costruita da Tiago Pinto in estate e consegnata nelle sapienti mani di José Mourinho è un reparto di tutto rispetto, ricco di qualità e in grado di dare la libertà di decidere al tecnico portoghese. Un’abbondanza manifestata, se vogliamo, proprio dal fatto che un campione del mondo come Paredes - che nel frattempo in questi anni ha acquisito anche esperienza in giro per l’Europa in squadre come Zenit San Pietroburgo, Paris Saint-Germain e Juventus - non parta ai blocchi di partenza da titolare fisso. Il classe 1994, infatti, si giocherà per tutta la stagione il posto in regia con Cristante, a meno che Mou non voglia riproporre i due insieme in campo contemporaneamente, come già fatto - con scarsi risultati in termini di manovra e dinamismo però - contro Hellas Verona e Milan. Dal primo minuto o da asso nella manica, Paredes è comunque destinato a recitare un ruolo da protagonista in una stagione che per la Roma si preannuncia ricca di impegni. Già dalle prime tre partite però si è notata una predilezione dello Special One per Paredes - «Ha un modo di pensare il calcio che mi piace», ha detto di lui il tecnico di Setubal -, mandandolo in campo in ogni occasione, rendendolo il secondo per minutaggio tra i nuovi arrivati - 141’ giocati fin qui, dietro soltanto ad Aouar a quota 165’.
Domani all’Olimpico affronterà parte del suo passato, provando a costruire da subito un futuro più roseo per la Roma, dopo la partenza che definire deludente è poco con un solo punto raccolto dopo 270 minuti più recupero. Leandro è pronto e vuole vivere un’annata da protagonista, con la 16 sulla schiena - non un numero qualunque a queste latitudini - e la verticalità tanto cara a mister Mourinho nei piedi.
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