AS Roma

Dan Friedkin scala l'Europa

Il presidente giallorosso scelto per il board dell’ECA per il prossimo triennio. Solidità del gruppo e rinnovato impegno in prima persona nei tavoli che contano

Dan e Ryan Friedkin sugli spalti dell'Olimpico

Dan e Ryan Friedkin sugli spalti dell'Olimpico (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
08 Settembre 2023 - 08:56

In prima persona. Quando si espone Dan Friedkin è sempre per cause importanti. Negli occhi dei tifosi romanisti c’è ancora l’immagine di un aereo che sbarca a Ciampino guidato da un americano con gli occhiali da sole che non si fa certo parlare dietro dal Tom Cruise di Top Gun, Lui che di cinema se ne intende, essendo anche un produttore, fa le sue comparse qua e là, soprattutto quando al tavolo da gioco si alza l’asticella (come per prendere Dybala o Lukaku) o quando la posta è elevata, come nei tavoli ai quali conta sedersi.

E a questo proposito, ieri mattina a Berlino è andata in scena l’assemblea dell’ECA (European Club Association) per eleggere i suoi nuovi Ordinary Members per il ciclo 2023-2027. Il board, formato da 30 membri, 23 scelti tramite elezione e 7 dai vertici stessi di UEFA ed ECA e tra questi ultimi c’è proprio il presidente della Roma. Se ancora ce ne fosse bisogno è l’ennesima prova di un impegno coerente e costante di Dan nella Roma. Che l’ha portato anche a trascorrere molto più tempo di quanto si potesse ipotizzare nel 2020 in Europa. Senza mai perdere, certo, l’abitudine di prendere un volo con la stessa facilità con cui si prende un autobus, magari per regolare meglio i suoi affari in giro per il mondo. Della solidità del gruppo Friedkin (11 miliardi di dollari di fatturato nel 2022) ne parlano tra l’altro anche i dossier disponibili per i cittadini romani nell’ambito del Dibattito Pubblico relativo allo stadio di Pietralata di cui la famiglia Friedkin vuole dotare la squadra giallorossa prim’ancora di una città che tra le capitali europee è tra quelle maggiormente rimaste indietro nel tempo delle grandi opere.

Stadio e sponsor per crescere
Già, lo stadio, altro motivo d’impegno per la crescita, che proprio ieri, nonostante l’assenza dei proprietari e della Ceo Lina Souloukou, impegnati all’Eca, e del general manager Tiago Pinto, tornato in Portogallo, ha vissuto una pagina importante con l’avanzamento dell’iter seguito da Lucia Bernabè, responsabile delle Relazioni istituzionali della As Roma, che s’intreccia alla tematica delle sponsorizzazioni. Marketing che, causa Ffp, è diventato caro anche ai direttori sportivi e agli allenatori, se è vero che Tiago Pinto ha pubblicamente chiesto al responsabile per il club giallorosso, Michael Wandell, di dare una mano alla crescita economica del club che significa crescita tecnica. Crescita, un imperativo, ma senza pressioni. Da quando sono arrivati alla Roma i Friedkin hanno fatto capire con i fatti che non amano sbagliare le scelte, motivo per il quale non sono mai frettolosi. 

Anche per questo non risultano imminenti novità sul fronte del main sponsor. È probabile che la scritta romana SPQR resti ancora per un po’ sulle maglie giallorosse. Turkish Airlines (di cui con Dan Friedkin ha parlato anche il giornalista turco Dundar Kesapli, ne riportiamo le parole in un altro articolo di questa pagina) ha avuto negli scorsi mesi contatti con vari club italiani, tra cui la Roma, salvo poi rinnovare il proprio rapporto con l’Uefa e abbandonare - almeno per il momento - la pista dei club. A proposito di piste, comunque, il mondo dell’aviazione civile è in fermento per interesse nel calcio europeo. Pagina ancora da scrivere, dunque, ma con la Roma dei Friedkin alla finestra, anzi, al finestrino.

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