Rui Patricio, ora se ci sei batti un colpo
L’errore sul primo gol del Verona è incontestabile, ma col Milan si attende il riscatto. Dopo il primo anno da protagonista, il suo rendimento è calato. E Svilar spera
La stagione della Roma è iniziata in salita: un solo punto conquistato contro Salernitana e Verona nelle prime due uscite di Serie A. Le due prestazioni hanno fatto suonare qualche campanello d’allarme e ora spetta a Mourinho rimettere le cose al posto giusto. Rui Patricio è uno dei principali protagonisti (in negativo) seduto al momento al tavolo degli imputati. Nella gara del Bentegodi il suo errore sul tiro di Terracciano ha permesso a Duda di portare in vantaggio i gialloblù dopo appena quattro minuti di gioco, costringendo i giallorossi a inseguire per tutto il resto della partita, senza riuscire a ribaltare la situazione.
L’estremo difensore portoghese, dopo un’ottima prima annata in cui è stato uno degli artefici del percorso che ha portato la Roma ad alzare la Conference League (decisive le sue parate in finale a Tirana contro il Feyenoord) lo scorso anno non ha garantito quella sicurezza che ci si aspettava da un portiere esperto come lui. Alcune statistiche mostrano come Rui Patricio abbia incassato più gol di quanti avrebbe dovuto subirne in rapporto ai tiri ricevuti. Nella classifica di Serie A della passata stagione degli xG è risultato penultimo solo davanti a Consigli: avrebbe dovuto subire 6,4 gol in meno, che sul bilancio complessivo vanno a pesare non poco sulla classifica finale. Nelle ultime ore sono stati affiancati alla Roma alcuni nomi per la porta, come quelli di De Gea e Lloris, ma al momento la società e Mou non hanno intenzione di andare a cambiare la situazione tra i pali.
Anche in termini economici e finanziari non sarebbero operazioni molto semplici e in ogni caso bisognerebbe prima cedere il portoghese per pensare a qualche nuovo nome. L’alternativa lo Special One potrebbe trovarla in casa: Mile Svilar dopo un inizio sotto le aspettative, ha lavorato sodo e al termine della scorsa stagione ha avuto le sue occasioni nelle ultime giornate di Serie A, scendendo in campo dal primo minuto contro Bologna, Fiorentina e Spezia, fornendo buone prestazioni. Magari quest’anno potrebbe avere la chanche per giocarsi le sue carte e convincere Mou a dare a lui le chiavi della porta. Ma prima si attende una pronta risposta di Rui, già dalla sfida al Milan.
Incertezza difensiva
Oltre alle prestazioni poco convincenti di Rui Patricio, anche il reparto difensivo, che lo scorso anno è stato uno dei principali punti di forza della squadra, non ha iniziato con il piede giusto, soffrendo non poco in queste prime due gare di campionato. La Roma non subiva almeno due gol in ciascuna delle prime due partite stagionali dalla stagione 2009/2010, quando in panchina sedeva Luciano Spalletti (prima del cambio con Ranieri). Un trend negativo da invertire il prima possibile per evitare di perdere altri punti importanti per strada e aumentare il distacco con la vetta della classifica. La retroguardia giallorossa lo scorso anno era stata la quarta miglior difesa in Italia, subendo solo 38 reti.
Tutti i tifosi giallorossi pensavano di ripartire dalla certezza difensiva, ma al momento i dubbi sono diversi. Smalling non sta rendendo come la scorsa stagione: sul gol di Candreva nella prima partita e su quello di Ngonge contro il Verona, il centrale inglese non è stato lucidissimo negli interventi, scegliendo di mandare i due giocatori nel cuore dell’area di rigore invece che sul fondo, due disattenzioni che sono costate care. Dopo sole due giornate sarebbe eccessivo tirare le somme, ma qualcosa da aggiustare c’è e Mou lo sa bene.
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