AS Roma

Con Big Rom più gol ma anche più opzioni

Lukaku è perfetto per fare coppia con Dybala. Ma può agire anche da unica punta, o da centravanti in un ipotetico 4-3-3. Ecco come può cambiare la Roma

Romelu Lukaku con la maglia del Chelsea

Romelu Lukaku con la maglia del Chelsea (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
28 Agosto 2023 - 08:55

Mentre una città e un intero popolo tengono il fiato sospeso in attesa della definitiva fumata bianca per l’approdo di Romelu Lukaku in maglia giallorossa, siamo pronti a scommettere che José Mourinho stia già pensando - forse già da quando lo ha sentito per telefono - alle varie opzioni tattiche che il belga gli permetterebbe. Al netto della sfortuna, dei legni e degli svarioni dei singoli, sicuramente la Roma ha dimostrato nelle prime due giornate di aver bisogno di un “killer” dell’area di rigore, uno in grado di concretizzare le occasioni che gli capitano nel migliore dei modi: manca la freddezza sotto porta, e l’ex Inter negli ultimi anni (in Serie A, ma non solo) ha dimostrato con i numeri di essere tra i migliori in termini di media-gol per minuti giocati. 

Ma l’apporto di “Big Rom” non si limita soltanto alle reti. Dato il suo fisico imponente, è ovviamente in grado di fare a sportellate con i difensori avversari, permettendo alla squadra di salire e quindi di respirare; eppure non siamo di fronte al cosiddetto centravanti-boa puro, anche perché in passato Lukaku ha dimostrato di amare soprattutto l’attacco della profondità. Ovviamente la stazza lo rende prezioso in fase di costruzione, ma predilige giocare rivolto verso la porta, piuttosto che di spalle.

In passato ha fatto spesso il terminale offensivo nel 4-2-3-1: al West Bromwich Albion, all’Everton e al Manchester United con Mou si prediligeva questo schema, capace di esaltare le caratteristiche fisiche, ma anche tecniche e tattiche, del trentenne belga. Che ha agito anche come centravanti nel 4-3-3, proprio ai tempi dei Red Devils di Mou, perlopiù con Rashford e Martial (o Mata). All’Inter ha invece giocato (sia con Conte, sia con Simone Inzaghi) in un 3-5-2 che prevedeva lui e Lautaro Martinez, anche se in alcune circostanze ha fatto coppia con Sanchez prima o con Correa poi. 

Nella Capitale, “Big Rom” rappresenterebbe il partner ideale per Dybala, fantasista e seconda punta in grado di esaltare con le sue giocate le caratteristiche del centravanti. È dunque ipotizzabile una Roma con lo stesso assetto visto sabato a Verona, ma con Lukaku al posto di Belotti lì davanti, insieme alla “Joya”, e Pellegrini pronto a dare manforte arrivando dal centrocampo. A proposito del Capitano, si potrebbe rispolverare il 3-4-2-1, con Lollo e Dybala tra le linee alle spalle dell’ex interista. 

Nel caso in cui, invece, Dybala necessitasse di riposo, Mourinho potrebbe cambiare le carte in tavola, ricorrendo al doppio centravanti, utilizzato in qualche circostanza l’anno scorso con la coppia Abraham-Belotti; il tandem Lukaku-Belotti sarebbe un’opzione, utile magari in situazioni di svantaggio da rimontare, o nel corso di partite difficili da sbloccare. 

Passata alla difesa a quattro a gara in corso contro Salernitana e Verona, la Roma potrebbe all’occorrenza tornare a utilizzare il 4-2-3-1 o il 4-3-3 anche dall’inizio. Avendo il bomber di origini congolesi in squadra, Mourinho potrebbe schierarlo al centro di un tridente con El Shaarawy a sinistra e Dybala (o Solbakken) a destra; oppure, optando per una sola punta, Lukaku sarebbe il terminale offensivo sostenuto sulla trequarti da Dybala, Pellegrini al centro e uno tra El Shaarawy e Zalewski a sinistra. Quest’ultimo potrebbe tornare a ricoprire il ruolo in cui è nato, rappresentando al contempo un’alternativa valida per tutte le tre posizioni della trequarti. Insomma, le opzioni non mancherebbero. Ora la speranza è di poter trasformare il condizionale in un indicativo.

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