Le pagelle di Hellas Verona-Roma: Belotti resta vivo
Il Gallo lotta come sempre e favorisce gol e superiorità numerica Cristante dà sostanza. Pelle pennella ma è sfortunato. Disastroso Rui, preoccupante Smalling
Tutto storto. Errori difensivi, traverse (siamo a 3 legni in 2 giornate), giocatori usciti malconci e altri entrati male. Il ko del Bentegodi trova le cause in una serata nata male e mai raddrizzata. C’è tutto il tempo per recuperare, a patto che si cominci subito.
L'ALLENATORE - MOURINHO 5.5 È ancora lontano dalla panchina e il gruppo perde le tracce della sua impronta: il secondo gol di mourinhano ha zero. Ingiusta distanza.
IL MIGLIORE - BELOTTI 6.5 La doppietta d’esordio lo ha acceso: corsa e generosità non sono mai mancate, ora ha anche la giusta determinazione. La sua caparbietà si trasforma in assist, la resistenza al gigante Hien e in superiorità numerica. Non è poco.
RUI PATRICIO - 4 Quattro tiri subiti nei primi due turni, altrettanti gol incassati. E se con la Salernitana le colpe sono relative, a Verona lo 0-1 è tutto suo. La respinta più goffa che corta che lo genera è da matita blu
MANCINI - 5.5 Per una volta è lui a subire le angherie avversarie in avvio, ma non cade nelle intimidazioni Sfiora la rete a inizio ripresa di testa e ci prova anche da fuori terminando coi crampi. Alla fine spicca più davanti che nella zona di competenza.
SMALLING - 4.5 Se Chris si è fermato non a Eboli ma all’anno scorso la situazione è preoccupante. Attardatissimo sulla ripartenza del raddoppio gialloblù, si fa ubriacare dalla finta di Ngonge. E soffre perfino Djuric, che non è esattamente Mbappé ma lo costringe spesso al fallo.
LLORENTE - 5.5 Senza colpe individuali specifiche, ma correo della scellerata linea di stampo zemaniano sullo 0-2
KRISTENSEN - 5 Quando per una volta mostra la sua prepotenza fisica servendo (stavolta bene) Zale da quinto a quinto, ci si illude. Ma finisce lì.
CRISTANTE 6.5 - Inizia mezzala, conclude centrale: sempre nel vivo, fino alle storie tese con Duda. La traversa e due rasoiate dalla distanza aggiungono motivi a una titolarità indiscussa.
PAREDES - 5 Debutta dal 1’ facendo il volano. Ma più che volare va al piccolo trotto e col suo andamento lento va a nozze la mediana veronese.
PELLEGRINI - 6 Brillante solo a sprazzi, anche se Verona gli ispira capolavori, stavolta sfortunati: su azione e da fermo. Da lui ha però origine il gol.
ZALEWSKI - 6 Discretamente frizzante, quando tira a botta sicura, trova Magnani a salvare Montipò. Si sposta a destra a inizio ripresa, ma subito un brutto colpo lo manda ko.
DYBALA 5.5 - Dawidowicz gli toglie il respiro, Doveri lo punisce oltremisura e i numeri iniziali si spengono con lui.
SPINAZZOLA - 5.5 Il passo differente rispetto ai dirimpettai gli permetterebbe di creare pericoli a ripetizione, ma accelera a singhiozzo e non basta.
AOUAR - 6 Dopo l’ottima prima, stavolta comincia in panca ma appena entra trova il gol. Potrebbe replicare, ma perde l’attimo. Poi trova il giallo.
EL SHAARAWY - 5.5 Ha la palla buona per l’1-2 a inizio secondo tempo, ma la spara sul portiere. Molto meglio quando disegna l’imbucata che offre ad Aouar la possibile doppietta.
KARSDORP - 5 Non lesina corsa, ma sembra disegnare cross a occhi chiusi.
SOLBAKKEN - 5 Altra presenza impalpabile. Non punta mai l’avversario, perdendo spesso il tempo di gioco.
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