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A Verona torna la Joya: l’ultimo urlo e il patto con Mourinho

Scontata la squalifica, a Verona partirà dal 1’. Con il rigore allo Spezia ha inaugurato la sua seconda stagione, ora vuole vincere per dimenticare Budapest

Dybala in azione contro il Tolosa

Dybala in azione contro il Tolosa (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
24 Agosto 2023 - 08:08

Dove eravamo rimasti? L’ultimo atto di Paulo Dybala con la maglia della Roma è raccolto nella sua instantanea con sorriso e braccia aperte sotto la Curva Sud. Era il 4 giugno e all’ultimo minuto dell’ultimo turno di campionato, il talento di Laguna Larga si caricava i compagni sulle spalle, battendo dal dischetto Zoet, condannando lo Spezia allo spareggio per non retrocedere - nel quale poi ebbe la meglio proprio l’Hellas, prossimo avversario dei giallorossi - e trascinando i suoi alla qualificazione in Europa League.

Lo stesso trofeo soltanto sfiorato qualche giorno prima, nell’amara serata di Budapest, con il Siviglia vincitore e la Roma non sconfitta, che torna a casa con l’orgoglio tremendo per il viaggio compiuto. Da quelle lacrime della Joya - e non di gioia, purtroppo - di quel 31 maggio è partita la nuova, seconda, stagione del Dybala giallorosso. Quel rigore contro lo Spezia ha rappresentato soltanto l’incipit, ora Paulo torna per scrivere il primo capitolo.

I giusti presupposti
Arrivato la scorsa estate generando un’euforia con pochi precedenti in città, la prima stagione di Dybala con la maglia della Roma è stata condizionata da alcune noie fisiche e dalla presenza, ingombrante quanto gradita per lui, del mondiale poi vinto ad inizio 2023 in Qatar con la sua Argentina. Oltre ai fastidi muscolari, anche un problema alla caviglia - dovuto ai postumi di un intervento killer di Palomino in Atalanta-Roma - che lo ha tenuto lontano dal campo per parecchio nel finale di stagione. Basti pensare che, prima della già citata sfida allo Spezia, l’ultima partita in cui Dybala aveva disputato quasi per intero i 90 minuti c’era stata a Pasqua, nella trasferta sul campo del Torino. Nelle 55 gare a disposizione, la Joya ha raccolto 38 presenze, di cui “soltanto” 29 dal primo minuto.

Nonostante questo, Paulo si è dimostrato fin da subito un leader tecnico, in grado di spostare gli equilibri e accendere la luce anche nei momenti più bui. È lui il vero fuoriclasse a disposizione di Mourinho e a dimostrarlo ci sono le 26 reti - 18 gol e 8 assist - a cui ha preso parte nella sua prima annata capitolina, chiudendo come miglior marcatore della rosa.

Quest’estate ha potuto svolgere tutta la preparazione insieme ai suoi compagni, prendendo parte al ritiro in Algarve. In attesa che Tiago Pinto batta un colpo sul mercato, portando il centravanti che possa sostituire l’infortunato Abraham, al Bentegodi sarà Dybala a guidare l’attacco della Roma, al fianco dell’amico Belotti.

Non può finir così
Tornando agli attimi successivi al triplice fischio di Taylor, al centro del prato verde della Puskas Arena, Dybala in lacrime viene consolato da Mourinho, in un abbraccio che somiglia più ad un patto. «Durante le vacanze ho continuato a parlare con Mou ed entrambi volevamo dare qualcosa in più - ha detto qualche giorno fa l’argentino, in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS. Siamo arrivati vicini a raggiungere un obiettivo importante e ci siamo lasciati con un sapore agrodolce. Vogliamo dare un titolo alla nostra gente, che se lo merita». Idee chiare, insomma. Alla soglia dei 30 anni - li compirà il prossimo 15 novembre - e con una carriera sempre più ricca di trofei alle spalle, Paulo vuole competere per vincere anche a Roma.

Ambizione condivisa, ovviametne, con lo Special One, che ha appena iniziato - anche se tornerà in panchina solo contro il Milan, dopo aver scontato i due turni di squalifica - la sua terza e, stando alle attuali condizioni contrattuali, ultima stagione a Trigoria. Entrambi sono focalizzati sull’oggi, che è rappresentato dal Bentegodi. Poi si penserà anche al futuro. Per quanto riguarda quello della Joya, Pinto e Antun - procuratore del numero 21 - hanno rimandato a settembre il loro incontro. Da parte del club c’è la volontà di eliminare la clausola rescissoria da 12 milioni - che non ha fatto dormire sogni tranquilli a Mou -, alzando la parte fissa che per il primo anno è stata di 3,8 milioni. L’offerta finale, bonus inclusi, dovrebbe sfiorare i 7 milioni l’anno, con la possibilità di far slittare la scadenza - attualmente fissata al 30 giugno 2025 - di un anno.

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