Gli esterni a singhiozzo. Ora El Shaarawy può scalare posizioni
Kristensen e Spinazzola non hanno convinto, qualche progresso con Zalewski e Karsdorp. A Verona spunta l'opzione Faraone sulla corsia sinistra
Il match dell’Olimpico tra Roma e Salernitana, terminato con il risultato di 2-2, ha dato le prime risposte importanti a José Mourinho che continua a lavorare sul campo in attesa degli ultimi rinforzi dal mercato per completare la rosa. Il dubbio più grande era legato a Belotti, ma ha risposto presente grazie alla doppietta messa a segno contro i granata facendo scomparire ogni pensiero negativo. Anche i nuovi acquisti Paredes e Renato Sanches hanno fornito una buona prestazione nonostante i pochi allenamenti effettuati con la squadra. Il centrocampo e il reparto difensivo sono ormai rodati, l’unico campanello d’allarme che in questo momento sta suonando è quello relativo agli esterni.
Nella partita di domenica, Kristensen e Spinazzola sono scesi in campo dal primo minuto, ma dopo 65’ hanno lasciato il terreno di gioco per dare spazio a Karsdorp e Zalewski. La prestazione del danese non ha convinto, una condizione fisica al di sotto delle aspettative. Serve ancora del tempo per amalgamarsi con il resto della squadra e per entrare alla perfezione nei tatticismi di Mou. Difficilmente lo vedremo nuovamente in campo con una maglia da titolare contro il Verona. Probabilmente anche sulla corsia sinistra ci sarà qualche cambiamento. Spinazzola ancora non riesce a trovare quella condizione psicofisica che lo aveva reso uno dei migliori esterni dell’intero campionato negli anni passati. L’infortunio al tendine di achille rimediato all’Europeo del 2021, lo ha penalizzato molto dal punto di vista fisico e da quel giorno non è più tornato quel velocista straripante che eravamo abituati a vedere.
Nella passata stagione qualche sgaloppata e niente più, ha perso la lucidità nel dribbling e nello strappo, ma lo Special One continua a puntare su di lui sperando di recuperarlo. Discorso diverso per Karsdorp e Zalewski subentrati nel corso della gara contro la Salernitana. Dal loro ingresso in campo le corsie esterne hanno cambiato volto: i due calciatori hanno dato verve e hanno portato freschezza e lucidità. Il problema più grande, che purtroppo appartiene a tutto il pacchetto degli esterni della Roma, è quello relativo ai cross. Nella maggior parte dei casi la precisione manca e la forza viene dosata molto male e questo non favorisce di certo la fase realizzativa. Nella partita dell’Olimpico El Sharaawy ha giocato al fianco di Belotti nel reparto offensivo, ma nella gara di sabato contro il Verona, grazie al rientro di Dybala che si posizionerà nel tandem in attacco, non è da escludere la partenza dal primo minuto del Faraone sulla fascia sinistra come quinto di centrocampo, ruolo che ha ricoperto anche nella passata stagione.
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