Si riparte, ecco Dybala e Pellegrini. A Verona cambi sulle corsie
Alle 10 la ripresa a Trigoria degli allenamenti: inizia l'avvicinamento alla sfida di Verona. Con la Joya in avanti, ElSha può scalare sulla sinistra
Dopo il giorno di riposo concesso da mister Mourinho, alle 10 la Roma si ritrova a Trigoria per la prima seduta della settimana, cominciando così a preparare il secondo turno di campionato, previsto sabato sera in casa dell’Hellas Verona. Al Bentegodi, i giallorossi andranno alla ricerca della prima vittoria stagionale, dopo il pareggio, per 2 a 2, nella sfida casalinga alla Salernitana. Per farlo, il tecnico portoghese - ancora assente per squalifica, così come il suo vice Foti - potrà contare su Pellegrini e Dybala che, scontato il turno di stop, torneranno a disposizione. Due pedine fondamentali, per classe e carisma, che non faranno fatica a trovare posto nel 3-5-2 disegnato dallo Special One.
In attesa del rinforzo in attacco dal mercato, la Joya dovrebbe agire da seconda punta al fianco di Belotti. Con l’ingresso del 21, teoricamente El Shaarawy potrebbe partire dalla panchina rappresentando, insieme a Solbakken, l’unico cambio offensivo a disposizione. Considerata però la buona prestazione del 92 alla prima in campionato, ElSha potrebbe comunque trovare spazio fin dalle battute iniziali, magari ricoprendo il ruolo di esterno a sinistra.
Una scelta che potrebbe portare più qualità tecnica sulle fasce romaniste. Contro la Salernitana, Spinazzola e Kristensen - i due esterni titolari - non hanno convinto, venendo sostituiti poco dopo l’ora di gioco da Zalewski e Karsdorp. Tanta voglia, ma poca qualità nelle giocate, soprattutto nell’assistenza dal fondo, fondamentale per una squadra con un sistema di gioco simile.
In mediana spazio dunque a Pellegrini, con Aouar che potrebbe partire dalla panchina, mentre Paredes e Sanches si candidano per una maglia dal primo minuto al posto rispettivamente di Cristante e Bove.
Il punto sul manto erboso
Il campionato è ripartito, con il caldo che ancora si fa sentire nelle principali città italiane, tra cui Roma. Domenica, la formazione di Mou e la Salernitana si sono affrontate alle 18.30, quando il termometro nella capitale superava abbondantemente i 30 gradi. A complicare ulteriormente la sfida dell’Olimpico ci ha pensato un prato apparso ancora non in perfette condizioni. Quest’estate, l’impianto ha ospitato ben 18 concerti, con date concentrate per recuperare le serate rimandate all’epoca del Covid, con gli addetti ai lavori di Sport e Salute - ente che ha ereditato dal Coni la gestione della struttura - che hanno potuto lavorare al manto erboso soltanto dal 28 luglio.
Da quel momento, l’operato è stato continuo, senza soste, per provare ad arrivare all’appuntamento dell’altro ieri nelle migliori condizioni possibili. Proprio per questo, l’ultima amichevole estiva della Roma non si è potuta disputare nello stadio di casa, con gli uomini di Mourinho che sono volati a Tirata, per il test contro il Partizani. Abbiamo detto delle condizioni ancora non al meglio del terreno di gioco, con alcuni rimbalzi irregolari che hanno messo in difficoltà la fluidità di manovra, ma c’è da evidenziare che, rispetto alla scorsa stagione, non si sono viste zolle saltare per i contrasti. Sabato, prima del match tra Lazio e Genoa, verranno effettuati nuovi test per certificare il miglioramento delle condizioni, nella speranza di avere già per Roma-Milan - in programma venerdì primo settembre - un prato a cinque stelle. L’obiettivo, comunque, è quello di vedere il 17 settembre, al rientro dalla sosta per le nazionali, il terreno in perfette condizioni
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