Una prima di sentimenti, tra Bruno Conti, Mou e il ricordo di Mazzone
Oltre 62mila tifosi giallorossi hanno riempito lo stadio Olimpico. Il ricordo del Sor Carletto e a fine gara applausi nonostante il pareggio
Tutt’altro che estate. Se non fosse stato per il grande caldo e la terribile umidità all’Olimpico ieri pomeriggio non si respirava l’aria di un 20 agosto. Sold out, parola sempre più ricorrente ormai dall’era Mourinho in poi. La prima di campionato, il primo giorno di “scuola” si è aperto con il ricordo di Carlo Mazzone, chiamato a gran voce dallo speaker dello stadio: «Semplicemnte, uno di noi».
E dai 62.050 spettatori sugli spalti, salernitani compresi (settore ospiti gremito in ogni ordine di posto, anche a testimonianza di un clima sereno tra le due tifoserie ormai da tempo, anche nel nome di Agostino Di Bartolomei). «Ciao Carletto», «Un altro pezzo di Roma che se ne va, corri Carletto, corri verso il Paradiso», «Carletto, romanità e appartenenza, buon viaggio mister», fino al semplice «Limortacci vostra! Ciao Carle’». Un tappeto di omaggi in curva e negli altri settori per l’allenatore che ha cresciuto Totti.
Poi il tempo del calcio giocato. I grandi striscioni giallorossi in stile epoca-Covid nella Tevere parterre in ristrutturazione hanno fatto un tutt’uno con il giallorosso. «Bruno in panchine e José sugli spalti, passato e presente uniti tutti quanti». Questo lo striscione in curva Sud dopo l’inizio della gara. Con José Mourinho e una buona parte del suo staff grandi assenti, in panchina è andato Bruno Conti, acclamatissimo, simbolo della Roma, nel momento della lettura delle formazioni come “allenatore”. «Ci siamo lasciati a Budapest, ci ritroviamo oggi più forti di prima. Avanti ragazzi, l’Olimpico è con voi», ha chiarito la Sud in corso di partita.
Niente tracce dello sciopero annunciato in Distinti Sud per il caso bandiere. Oltre agli infortunati e squalificati, tribuna vip gremita con Boniek, Nainggolan e Cosmi.
Applausi per i nuovi, in particolar modo per Aouar, sostituito nei minuti di recupero (qualche fischio per Spinazzola nel momento del cambio), e approvazione della Sud a fine partita per tutta la squadra che è andata ad applaudire il settore caldo del tifo per il sostegno continuo soprattutto nei momenti di difficoltà, nonostante il risultato di parità abbia lasciato un primo mezzo amaro in bocca.
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