AS Roma

Tra esordi e ritorni, cinque "prime" volte all'Olimpico

Aouar tuttofare, Leandro e Renato: geometrie e muscoli al centro. Pagano, un altro “bambino” di Mou. Solido Llorente, Ndicka resta in attesa

Leandro Paredes con la Salernitana

Leandro Paredes con la Salernitana (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
21 Agosto 2023 - 08:38

Primo giorno di scuola per la Roma di Mourinho, versione 3.0. All’Olimpico i giallorossi, privati del loro tecnico - Rapetti in coppia con Bruno Conti a sostituirlo a bordocampo - e degli uomini di maggior talento - Pellegrini e Dybala - per squalifica, iniziano il loro cammino nella Serie A 2023/24 con un solo punto raccolto. Risultato amaro, soprattutto per la buona prestazione collettiva fornita da Mancini e compagni, puniti da una doppia invenzione di Candreva a smorzare l’entusiasmo per i due squilli di Belotti.

Oltre alla prova del centravanti - sotto i riflettori, ovviamente, vista l’assenza di un’alternativa al momento a causa del ritardo sul mercato -, c’era curiosità per i nuovi volti allo Stadio Olimpico. Tra esordio e ritorni, sono stati cinque i debutti nel match contro gli uomini di Paulo Sousa, di quattro arrivati dalla sessione estiva di trattative e uno dal vivaio. Procedendo con ordine, dal primo minuto lo Special One ha lanciato Aouar come intermedio di sinistra nel centrocampo a cinque del 3-5-2 disegnato dal portoghese. L’ex Lione, con Renato Sanches e Paredes ancora indietro nella conoscenza della squadra - come confessato alla vigilia dallo stesso Mourinho - e Pellegrini messo fuori dai giochi per la squalifica, ha completato la linea mediana a tre insieme a Cristante, in cabina di regia, e Bove, mezzala destra.

All’ex Atalanta era stato affidato il ruolo di filtro davanti alla difesa, mentre il classe 2002 doveva portare gamba e intensità lì in mezzo, alzandosi in pressione costantemente su Fazio. Tatticamente più libero, l’algerino ha mostrato tutte le sue qualità, dando rapidità e fluidità alla manovra, con suggerimenti precisi per provare a scardinare la rocciosa e compatta linea difensiva ospite. Oltre a questo però, Houssem ha messo in campo tanta grinta, recuperando ben otto palloni ed inseguendo gli avversari fino al novantaduesimo quando, stremato, ha lasciato il posto a Pagano. Proprio il ragazzo di Tivoli ha rappresentato un altro dei volti nuovi di ieri pomeriggio. Cresciuto a Trigoria, dopo tutta la preparazione svolta con la prima squadra, ha subito trovato la gioia del debutto assoluto tra i professionisti.
Oltre ad Aouar, anche Kristensen è stato lanciato titolare contro i campani. Preferito a Karsdorp e Celik, il danese è stato schierato sull’out di destra. Ancora indietro nella condizione fisica, l’ex Leeds è apparso un po’ timido nel tentare avanzate sulla fascia, con la manovra della Roma che spesso è stata indirizzata sull’altra corsia, dove agiva dal primo minuto Spinazzola - anche lui non tra i migliori.

Oltre alle rare avanzate, Kristensen ha sofferto il pressing alto nella prima fase di gioco della Salernitana, ricorrendo spesso a lanci senza successo. Al di là della forma non brillante, il numero 43 ha collezionato più di un’ora di gioco, lasciando poi spazio a Karsdorp nel quadruplo cambio del 65’.

Insieme all’olandese, sono subentrati anche Paredes e Renato Sanches, le due pedine che, arrivate dal Paris Saint-Germain in settimana, hanno completato il centrocampo. Il numero 16 - un ritorno il suo, dopo l’addio alla Roma di sei anni fa - ha preso il posto di Cristante - scalato in difesa - al centro della mediana, dando verticalità al gioco e trovando anche l’assist, da calcio d’angolo, per il secondo timbro di Belotti. Positivi i primi minuti del portoghese, che ha dimostrato di poter garantire muscoli ed imprevedibilità, dando ritmo in mezzo al campo.

Infine, anche se non si tratta di una vera e propria prima volta, Diego Llorente ha giocato tutta la gara, completando il terzetto difensivo con Mancini e Smalling, agendo da braccetto sinistro. Lo spagnolo, preferito a Ndicka - che deve ancora “imparare”, come detto da Mou - si è comportato bene, tentando spesso anche buone avanzate palla al piede.

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