Minutaggio estivo: Belotti su tutti. Poi Mancini e Aouar
Llorente il quarto più presente in campo. Molto utilizzati anche Smalling, Zalewski ed Elsha. Sorpresa Pagano: primo gol del ritiro e 317’ totali
Il tempo degli esperimenti e dei rodaggi è finito: tra cinque giorni si comincia a fare sul serio, in palio cominciano a esserci i punti. All’esordio stagionale con la Salernitana, la Roma arriva dopo aver disputato sette amichevoli tra Trigoria, l’Algarve, Tolosa e Tirana: sette gare nelle quali la banda di Mourinho ha raccolto cinque vittorie (contro Boreale, Latina, Estrela Amadora, Farense e Partizani), una sconfitta (con il Tolosa) e un pareggio (contro il Braga). Al netto degli addii di Ibañez e Matic e dei rinforzi ancora in arrivo, il bilancio del precampionato della terza stagione dello “Special One” è tutto sommato positivo; al tecnico il compito (non facile) di far integrare nel minor tempo possibile gli ultimi acquisti.
Regna Belotti
L’assenza di un centravanti alternativo ha inevitabilmente costretto agli straordinari Andrea Belotti, leader nel minutaggio estivo con 468’ disputati sui 606’ totali della Roma (la prima gara con la Boreale è infatti durata 66’). Il “Gallo” ha giocato per intero sia contro la formazione romana, sia contro il Braga il 26 luglio; è partito titolare ed è stato poi sostituito con Latina, Farense, Tolosa e Partizani, subentrando nella ripresa soltanto contro l’Estrela Amadora. L’ex Torino ha messo a referto 4 reti, una in meno rispetto al capocannoniere Dybala. A proposito della “Joya”: per lui - assente nell’ultima uscita di sabato scorso - 287’ spalmati su sei gare e conditi da 5 perle.
Sul podio degli stakanovisti assieme a Belotti anche Gianluca Mancini e il nuovo acquisto Houssem Aouar. Per il centrale 441’, mentre l’ex Lione ne ha totalizzati 422, conditi da una rete nel 4-0 inaugurale rifilato alla Boreale.
Sopra i 400’ anche Diego Llorente (406’, per l’esattezza): il centrale tornato in prestito dal Leeds United si sta candidando a un ruolo da protagonista nella retroguardia giallorossa di avvio stagione, in attesa che Evan Ndicka apprenda gli automatismi mourinhiani e si ambienti al meglio nella nuova realtà. Per l’ivoriano 227’ in sei partite, mai però oltre i 45’ nel singolo match. Rimanendo in tema di difesa, minutaggio alto anche per Chris Smalling (339’), rimasto in campo per 90’ con il Tolosa: l’inglese rimane una colonna del pacchetto arretrato e difficilmente Mou rinuncerà a lui, se non per cause di forza maggiore. Ibañez, ceduto all’Al-Ahli, ha raccolto 183’; 141’ invece per Matic, di cui si attende l’ufficialità al Rennes dopo il divorzio voluto a tutti i costi.
Le altre colonne
Tramite rotazioni pressoché scientifiche, Mourinho ha cercato di far mettere minuti nelle gambe a tutti, perciò nel complesso regna l’equilibrio nel tempo di gioco dell’intera rosa. Hanno comunque disputato più del 50% dei minuti totali anche Stephan El Shaarawy (336’ con 3 reti contro Boreale, Braga e Partizani Tirana), tornato ad agire più a ridosso della porta avversaria, e Nicola Zalewski (348’), preferito a Spinazzola (258’), che però era assente nel primo test con la Boreale perché reduce dagli impegni in Nazionale. Equilibrio perfetto tra Bryan Cristante ed Edoardo Bove, separati da un solo minuto: 333 quelli dell’ex atalantino, 332 quelli collezionati dal romano classe 2002. Capitan Pellegrini, anch’egli in campo con l’Italia, ha saltato la prima uscita, totalizzando nelle altre 309’, 8’ in più rispetto a un altro volto nuovo, Rasmus Kristensen, alternativa a Karsdorp (che di minuti ne ha giocati 247) sulla corsia destra. Meno utilizzati Celik (209’) e Solbakken (117’).
Riccardo outsider
La sorpresa di questo precampionato è stata sicuramente Riccardo Pagano: il centrocampista classe 2004 (compirà 19 anni a novembre) non solo ha segnato la prima rete in assoluto della stagione 2023-24 contro la Boreale, ma ha trovato spazio in tutte le sette partite disputate dai giallorossi, totalizzando 317’. Inserito da Mou nella celebre lavagna immortalata all’inizio del ritiro come terzo regista dietro Matic e Aouar, complici la rottura del serbo e le sue buone prestazioni, è riuscito a mettersi in mostra, dimostrando di avere ottime qualità.
Molto meno spazio rispetto hanno trovato il terzo portiere Boer (86’) e Pisilli (12’). Non convocato per l’Algarve, il 2006 Lovro Golic ha giocato soltanto uno spezzone da 7’ con la Boreale.
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