Il Gallo e il Faraone: l'attacco giallorosso è questione di creste
Belotti ed El Shaarawy arrivano a domenica in palla: toccherà a loro guidare la Roma contro la Salernitana. E hanno ritrovato confidenza con il gol
Ci saranno solo loro lì davanti domenica prossima con la Salernitana. Andrea Belotti e Stephan El Shaarawy sono le due certezze della Roma attuale di Mourinho. Una Roma che dopo il giorno di riposo concesso rientrerà a Trigoria oggi per preparare la prima sfida ufficiale della stagione e che il portoghese vorrebbe più completa per il pronti via e che Tiago Pinto sta tentando di integrare negli ultimi giorni di mercato e, chissà, che non regalerà qualche giocatore addirittura per la prima di campionato. Con Dybala e Pellegrini che non ci saranno per squalifica, nell’esordio all’Olimpico contro la squadra di Paulo Sousa toccherà allora al Gallo e al Faraone. Questione di cresta, giusta in questo caso. L’amichevole di Tirana contro il Partizani vinta per 2-1 proprio con le loro reti li ha restituiti a José Mourinho con più fiducia. Non che il loro pre-campionato sia stato di trend diverso, anzi. Si sono sbloccati entrambi con i gol e hanno portato un tecnico che doveva fare di necessità virtù a farlo con maggiore convinzione.
Il Gallo
È partito in sordina e con grande umiltà fin dai primi giorni del raduno a Trigoria, Andrea Belotti. Un po’ innervosito e senza gol con la Boreale, ha iniziato a rifarsi con una doppietta contro il Latina. Per Belotti, secondo solo a Dybala come numero di reti in questo pre-campionato, il gol è tornato nella gara di Faro. Oltre a quello di Tirana di sabato sera, quello che ha convinto dell’ex torinista è il minutaggio e la solita voglia di fare e di mettersi a disposizione dei compagni. Con un peso, poi, non indifferente - ma che lui ha gestito con grande professionalità - dato dalla normale ricerca del club di (almeno) un altro attaccante per completare l’organico. «Il ritiro intenso che non ho fatto lo scorso anno - ha detto il Gallo ai canali ufficiali del club dopo il Partizani - era ciò che mi serviva più di tutto per trovare la condizione. A prescindere dai gol mi sento meglio di partita in partita, e anche la squadra è migliorata tanto. Per il debutto saremo pronti».
Il Faraone
Il solito El Shaarawy, si potrebbe dire. Umiltà, abnegazione, disponibilità verso allenatore e compagni. Tutto vero, ma Stephan ci sta mettendo anche la qualità. Quella che talvolta gli è mancata per un senso di continuità che stentava ad arrivare. Mourinho l’ha rivitalizzato e l’ha reso un giocatore ovunque. L’esterno sinistro per ora glielo sta “evitando”. La Roma numericamente è più coperta sugli esterni in questo momento e così il Faraone può avvicinarsi alla porta, anche per ricordarsi che, in fondo, appartiene alla categoria degli attaccanti. La Salernitana è avvisata.
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