Leo Paredes e quel "Mago" che si è perduto
Scoperto da Sabatini, stupisce Spalletti e poi cresce in Russia con la maglia dello Zenit. Poi la tappa a Parigi e con la Juventus la flessione
La storia tra Leandro Paredes e la Roma comincia nell’ormai lontano 2011. Walter Sabatini era il direttore sportivo del club giallorosso e, mentre si trovava in uno di quei tanti viaggi in Argentina, ricevette una chiamata da parte di un intermediario: «Walter, devi vedere quei due ’94». Quei due erano ragazzi sconosciuti, ma ora fanno parte dell’Olimpo del calcio argentino: Ocampos e Paredes. Sabatini, che non lascia mai nulla d’intentato, li andò a visionare in quei campetti di periferia e sul suo taccuino i loro nomi se li segnò. Sia mai potessero servire più in là. Detto, fatto.
Un futuro a Roma per uno di quei due ’94 ci fu, stiamo parlando di Leandro Paredes. Dopo 3 anni da quella partita vista in Argentina, Sabatini decise di portare a Roma il centrocampista argentino che vestiva la maglia del Boca e stava facendo molto bene. Arrivò per 5 milioni di euro. L’avventura a Roma di Paredes, inizialmente, fu molto soft. Un anno in giallorosso, poi il prestito all’Empoli e un’altra stagione alla Roma, quella della consacrazione verso il grande calcio europeo.
“El Mago”
In Argentina i soprannomi sono sacri. Giocate, tecnica e imprevedibilità: un mago del centrocampo. Proprio per questo Leandro viene soprannominato “El Mago”, che fece impazzire Luciano Spalletti nella stagione 2016-17. 27 presenze, 3 gol e un’affermazione nel calcio che conta. Su di lui arrivò lo Zenit che decise di affondare il colpo versando nelle casse della Roma 23 milioni più 4 di bonus. In Russia Paredes non accennò cali di continuità, anzi, si vide un giocatore sempre più maturo, in crescita fisica e dal talento fuori dal comune. Per questo, nel 2019, il Paris Saint-Germain non se lo fece sfuggire. Lo acquistò nella sessione invernale di mercato per una cifra superiore ai 40 milioni. A Parigi, il momento più difficile della sua carriera. Si alternarono periodi dove veniva considerato titolare, a periodi dove invece era relegato a riserva. Di mezzo la pubalgia che lo tormentava da diverso tempo. Serviva quindi un cambiamento per ritornare a essere “El Mago” che tutti avevano ammirato.
Juve e il Mondiale
Nell’agosto del 2022 Paredes non disse di no all’occasione di tornare in Italia, accettando la chiamata della Juventus. Ma il ritorno in Italia non se lo ricorderà con grande entusiasmo, perché a fine stagione i bianconeri decisero di non riscattarlo a causa del rendimento non positivo. Al contrario, il 2022 rimarrà per sempre nella memoria di Paredes per le emozioni legate alla vittoria del Mondiale, pur non avendo un ruolo da protagonista assoluto. Ora è un esubero del Psg, la Roma rappresenterebbe un’occasione di riscatto e una grande chance per dare una svolta alla sua carriera. Tornare lì dove tutto ha avuto inizio potrebbe essere “la chance”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA