AS Roma

Un anno dall’inno alla Joya

12 mesi fa la Roma annunciava l’ingaggio di Paulo Dybala che, corteggiato da tanti, ha scelto noi. Oggi è al centro del progetto e pianifica il suo domani

Paulo Dybala dopo Roma-Spezia

Paulo Dybala dopo Roma-Spezia (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
20 Luglio 2023 - 08:00

Alle 12.30 del 20 luglio 2022, la Roma spezzava un’attesa lunga settimane, ufficializzando ciò che era ormai nell’aria da giorni: Paulo Dybala ha firmato, ha scelto noi. Esattamente un anno fa, attraverso i propri profili social, il club annunciava l’ingaggio - a parametro zero - del talento argentino, corteggiato e desiderato da mezza Serie A e dall’estero, dopo la separazione dalla Juventus. «L’AS Roma - si poteva leggere quel giorno sul profilo Twitter della società - è lieta di annunciare l’ingaggio del talento argentino, di fama mondiale». Una chiosa quasi profetica, visto quanto accaduto cinque mesi più tardi in Qatar, con la sua Argentina campione del mondo ai danni della Francia. Iniziava così l’avventura della Joya in giallorosso, con la squadra impegnata nel ritiro in Portogallo, dove tornerà dopodomani, e la presentazione che di lì a qualche giorno avrebbe bloccato il quadrante sud della città, con l’evento al Colosseo quadrato.

Quello all’Eur fu il primo impatto di Dybala con la tifoseria romanista, in grado per sua stessa ammissione di sorprenderlo ogni giorno di più. «Da avversario ho ammirato l’atmosfera dell’Olimpico - aveva dichiarato nel giorno del suo annuncio. Queste ore sono state un insieme di emozioni: la determinazione e la rapidità con cui la Roma ha dimostrato di volermi hanno fatto la differenza».

Un rapporto, quello tra Dybala e la sua nuova gente, che si è consolidato poi nel corso di tutto l’anno calcistico in cui, quando c’è stato, Paulo ha sempre fatto la differenza, chiudendo la sua prima annata con 18 reti all’attivo e da miglior marcatore. L’anno però si è chiuso nel modo più amaro, con la finale di Europa League persa ai rigori a Budapest, contro il Siviglia. La Joya però vuole continuare a trainare la Roma e, con Mourinho, ha deciso di restare, lavorando fin dal primo giorno di ritiro nella calda e assolata Trigoria. Lì, insieme ai compagni, sta costruendo la Roma del domani, alle porte di una stagione, la terza per lo Special One sulla panchina giallorossa, che vuole essere quella del ritorno ai vertici del calcio italiano.

Per riuscirci, Paulo sta provando anche a portare con sé l’amico Morata - dopo aver accolto l’altro ex compagno di squadra Belotti nello stesso reparto -, prima scelta di José per sostituire l’infortunato Abraham come centravanti. In queste ore la società sta provando a vincere la concorrenza dell’Inter - avversaria di mercato come lo scorso anno per Dybala, nella speranza che il finale sia identico - e portare Alvaro nella Capitale.

Sul suo di futuro, invece, Paulo non sta ragionando più di molto. Sta bene a Roma e ha firmato un contratto triennale - fino al 2025 -, con opzione per il quarto anno. All’interno dell’accordo - con base fissa di poco inferiore ai 4 milioni netti - c’è la famosa clausola rescissoria, di cui tanto si è parlato. 12 milioni per l’estero - che scade tra 10 giorni - e 20 per l’Italia. Di chiamate ce ne sono state, soprattutto dalla Premier e dall’Arabia Saudita, ma vere e proprie trattative no. Intanto il suo agente Antun incontrerà a breve a Trigoria Pinto - che ritarderà di qualche giorno la sua partenza per l’Algarve, concludendo prima il giro di meeting che lo attendono a Roma - e insieme discuteranno dell’eventualità di firmare un nuovo contratto, con prolungamento, adeguamento - la base dovrebbe salire intorno ai 6 milioni - e l’eliminazione della clausola. Paulo Dybala un anno fa ha scelto la Roma, la storia ora potrebbe ripetersi.

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