È subito amore a caldo: la Roma si ritrova così a Trigoria
Belotti e Mourinho i primi ad arrivare. Entusiasmo per i big presenti: Dybala, Matic e Smalling. Selfie e autografi insieme ai tifosi per Llorente e Aouar
Solo il Gallo Belotti ha anticipato, di pochi minuti, l’arrivo a Trigoria di José Mourinho nel primo giorno di Roma. Ieri la squadra giallorossa si è radunata al centro tecnico Fulvio Bernardini per l’avvio dei lavori per la stagione che sta per cominciare di primissima mattina. Alcuni in anticipo, altri dalle 8 o giù di lì sono arrivati alla spicciolata tutti i calciatori, accolti da un numero crescente di tifosi, che ha raggiunto quote anche piuttosto elevate. Un centinaio all’incirca le persone che hanno sfidato il caldo di un lunedì mattina estivo, ma per molti di lavoro, per acclamare i propri idoli guidati dal tecnico portoghese al suo terzo mandato nella Capitale.
Adulti e meno adulti, bambini già vestiti di nuovo con la sfavillante divisa Adidas addosso. Altri con la maglia intonsa pronta per essere firmata da qualche calciatore (nello specifico i nomi più gettonati già apposti dietro alle spalle sono quelli di Matic, Dybala e El Shaarawy). Macchine che però, per la delusione dei presenti, sfrecciavano veloci per non far tardi al completamento delle visite mediche (almeno per le tipologie possibili nel centro sportivo di Trigoria) per alcuni e all’inizio delle attività fisiche per altri. L’emozione più forte, neanche a dirlo, è stata rivedere Paulo Dybala, arrivato con autista e con macchina scura. Applausi a scena aperta per Chris Smalling e per il neoacquisto Aouar.
Il caldo, dunque, grande protagonista del primo giorno di scuola per i giocatori della Roma. Cerbero, così si chiama, l’anticiclone che ha raggiunto l’Italia nei giorni scorsi, costringerà la squadra di Mou ad allenarsi in due momenti molto distanti della giornata: la mattina molto presto e il pomeriggio molto tardi, il più possibile. Ieri sgambata a inizio attività e seduta vera e propria con il “fresco”, per una partenza che è stata inevitabilmente a ranghi ridotti, dopo gli impegni di fine stagione dei nazionali.
Poco dopo la chiusura dei cancelli di Trigoria, già dalla mattina è arrivata anche la story su Instagram dello Special One con la lavagna tattica (più utile per definire i ruoli per le partitelle che per leggerci messaggi subliminali al gm Pinto, come qualcuno ha subito maliziosamente ipotizzato), che di fatto ha ufficializzato la lista dei convocati per il raduno e che per qualche giorno rimarrà l’organico con cui lavorerà il portoghese. Con i portieri Svilar (arrivato prima degli altri nazionali) e Boer, i difensori Llorente, Smalling, Karsdorp e Mancini, i centrocampisti Zalewski (che ha ridotto alcuni giorni di ferie per essere subito a disposizione di Mou), Matic, il giovane Pagano e Aouar (che come anticipato ha rinunciato ad alcuni giorni di vacanza per ambientarsi da subito nella nuova realtà) e gli attaccanti Dybala, Solbakken, El Shaarawy (nessun problema burocratico nonostante il mancato comunicato che ne annuncia il rinnovo, il Faraone dopo gli allenamenti individuali dei giorni scorsi si unisce regolarmente al gruppo) e Belotti.
Alcuni calciatori sono rimasti a dormire a Trigoria: chi non ha ancora trovato o chi deve sistemare la propria casa, come il Gallo. Assenti i tanti nazionali, tra cui capitan Pellegrini, Cristante, Spinazzola, Celik, Ibañez, Rui Patricio, Bove e il neo-acquisto Ndicka, che torneranno a disposizione fra poco meno di una settimana, il 17.
Al termine dell’allenamento, invece, è arrivato il meritato “premio” per tutti quei tifosi che avevano atteso i propri idoli tutto il giorno: Llorente e l’altro nuovo arrivo Aouar si sono fermati per scattare foto e firmare autografi, soprattutto con i più giovani, appostati fuori dal “Fulvio Bernardini” già dalla mattina e fino a sera, in attesa di poter incontrare qualche calciatore. Alla fine anche la loro giornata ha avuto un senso. Quello più giusto.
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