AS Roma

Il ritorno di Mourinho: "Pronto a lavorare"

Ieri lo Special One è rientrato a Roma riposato e sorridente: "Sono felice di ricominciare. La squalifica? Con questo caldo ad agosto me ne starò con l’aria condizionata"

Mourinho durante una partita della Roma

Mourinho durante una partita della Roma

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
09 Luglio 2023 - 10:30

Un volo di linea da Lisbona all’aeroporto di Ciampino per segnare la fine delle vacanze. Ieri José Mourinho è tornato a Roma dopo il riposo di fine stagione, pronto a rituffarsi nella preparazione estiva della sua squadra. Jeans chiari, polo e cappellino bianchi e occhiali da sole sul volto, evidentemente riposato e sereno aspettando l’inizio del 2023-24, la sua terza annata sulla panchina romanista.

Nel periodo in cui lui era tra il Portogallo e Londra, in Italia Tiago Pinto ha lavorato molto per evitare la spada di Damocle del settlement agreement e i due si sono anche incontrati nella “City”, probabilmente per pianificare le strategie di un mercato che ora  sta entrando nel vivo soprattutto per quel che riguarda l’individuare e seguire i giusti rinforzi per la prossima stagione. Il tecnico, accompagnato da un silenzioso Nuno Santos,  è parso molto rilassato anche al netto del ritardo di un’ora fatto dal suo volo e sull’aereo non si è tirato indietro dal concedere qualche selfie ai tifosi o curiosi che si fossero accorti di condividere il viaggio con un passeggero “Special”. Alle 14.40 circa l’uscita dal Gate “Arrivi” di Ciampino e subito un messaggio molto chiaro riferito tranquillamente ai cronisti presenti che gli hanno chiesto se fosse pronto a ricominciare e se avesse esigenze particolari dal mercato: «Sono sempre pronto. Dal mercato non mi aspetto niente. Io sono un uomo di campo e sono solo contento di lavorare, lunedì mattina alle 8 sarò a Trigoria per ricominciare».

Sono tanti i temi che i giornalisti hanno provato a sollevare mentre lo accompagnavano alla macchina, ma lo Special One non si è sbilanciato più di tanto, anzi quasi per niente. È un esempio la sua risposta sul rinnovo di Dybala, del quale si attende un rinnovo in giallorosso e qualcuno (ma sono sempre meno) teme la famigerata clausola di rescissione per l’argentino: «Ho parlato con Paulo, ma come faccio con tutti i miei giocatori. Del suo contratto non so niente. Morata? Non è uno dei miei». Durante le sue vacanze Mourinho ha seguito la telenovela Frattesi ma non ne è rimasto particolarmente colpito: «Dispiaciuto? No». Fine, null’altro di più, a far capire ciò che è palese da diverso tempo, cioè che si può giocare a calcio anche senza il centrocampista cresciuto nel vivaio giallorosso e ora approdato all’Inter dal Sassuolo. Anche quando Mou non c’era si è parlato tanto di lui, prima per la squalifica dell’Uefa e la salatissima multa per il post Budapest e poi per quella di dieci giorni comminatagli dal Tribunale Federale per le dichiarazioni rilasciate sull’arbitro Chiffi dopo Monza-Roma. «Sì!», ha detto fermamente confermando la richiesta di scuse pubbliche che gli era stata sottoposta, prima di dare una risposta nel pieno del suo stile sulle motivazioni che lo porteranno a non essere a bordo campo a guidare i suoi per le prime due giornate del prossimo campionato contro Salernitana e Verona: «Non mi hanno sorpreso. Io ad agosto invece di essere in panchina con questo caldo sarò al chiuso con l’aria condizionata».

Concentrato sul campo, pronto a lavorare e non preoccupato dal mercato, lo Special One è inevitabilmente consapevole del lavoro che stanno facendo Pinto e il club tra mercato e pianificazione di un’estate che è iniziata col passo falso della tournée annullata in Corea e ora sta entrando di più nel vivo. Andando verso la macchina il tecnico ha indirettamente confermato che il ritiro romanista si svolgerà in Algarve (anche se resta ancora da sciogliere il nodo amichevole con il Tottenham a Singapore), per la quarta volta dal suo arrivo: «Almeno lì per lavorare non farà caldo come qui». Poi un selfie con una tifosa che attendeva al gate dell’aeroporto da almeno due ore prima del suo arrivo, un saluto a un tassista che lo elogiava (« Eccolo il più forte di tutti», diceva) e via con la macchina mandata dal club, augurando a tutti un buon lavoro e dando l’appuntamento a domani al Fulvio Bernardini. 

Lì la squadra si incontrerà per cominciare un paio di settimane di lavoro tra le mura casalinghe (con tanto di test interno contro la società di Eccellenza Boreale il 15 luglio), per poi partire di nuovo alla volta del Portogallo. Nel mentre il tecnico alloggia ancora in hotel, attendendo di trovare una nuova sistemazione dopo aver lasciato il grande appartamento in zona Prati. Vacanze finite, Mou è pronto a ricominciare. Bentornato.

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