Lupi camaleontici
Non solo Aouar: anche altri obiettivi possono ricoprire più ruoli. Da Kristensen a Traoré passando per Kamada, con la possibilità di cambiare modulo
Era il novembre del 2021 quando, causa emergenza infortunati, José Mourinho schierò per la prima volta la sua Roma con la difesa a tre. Da allora, il tecnico portoghese è andato avanti così (salvo un paio di eccezioni) e anche per la sua terza stagione nella Capitale sembra intenzionato a mantenere quest’assetto. Ma la retroguardia non è l’unico reparto a poter cambiare: centrocampo e attacco a loro volta possono essere plasmati a seconda delle circostanze e delle esigenze specifiche, anche in virtù dell’avversario che ci si trova di fronte. Tutto questo, però, è possibile soltanto se si hanno calciatori polivalenti, in grado cioè di ricoprire più ruoli oltre a quello cosiddetto naturale: alcuni, come Zalewski o El Shaarawy da esterni, vengono adattati, altri hanno la propensione naturale alla duttilità. Di questa seconda categoria fa parte, ad esempio, Houssem Aouar: l’algerino, primo acquisto della Roma per il 2023-24 è un centrocampista centrale puro, abile nella costruzione, ma con la propensione a guardare sempre in avanti; caratteristica, questa, che in passato ha portato i suoi ex allenatori (tra cui Rudi Garcia) a schierarlo come trequartista. L’ex Lione rappresenta dunque una sorta di alter-ego complementare di Lorenzo Pellegrini: se il Capitano dà il meglio di sé tra le linee, ma si adatta perfettamente sulla linea mediana, Aouar è un centrocampista che all’occorrenza può agire 15-20 metri più avanti.
Mentre l’altro volto nuovo, Ndicka, è un difensore centrale puro, gli altri nomi in orbita giallorossa sono calciatori in grado ri ricoprire più ruoli. Rasmus Kristensen è un terzino destro naturale (e perciò il suo arrivo consentirebbe il passaggio a una difesa a quattro, eventualmente), ma al Leeds ha fatto anche il quinto di centrocampo; proprio come Celik, per capirci. E proprio come il turco, anche lui può adattarsi - in caso di emergenza - come braccetto di destra in una difesa a tre; certo, non il ruolo a lui più congeniale, ma si tratta comunque di una possibilità.
Più avanti si muovono invece Daichi Kamada e Adama Traoré, entrambi accostati alla Roma. Il primo è un trequartista centrale puro, ma in passato ha fatto anche la seconda punta nel 4-4-2; nell’ultima stagione, inoltre, il tecnico Glasner lo ha schierato anche come centrale di centrocampo nel 3-4-2-1. Traoré invece è un’ala destra naturale, adattabile a sinistra, ma è un profilo da 4-3-3 o da 4-2-3-1: rapidissimo e abile nel dribbling, a volte ha giocato anche come “falso nueve”, ma la fascia è il suo habitat naturale. In ogni caso, a prescindere da chi arriverà e chi no, la Roma punta sulla duttilità: una caratteristica che storicamente Mourinho ha sempre gradito molto nelle sue rose.
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