AS Roma

Calendario, se la dea sbendata ci vede benissimo

L'asimmetria giallorossa: il destino fa quel che caso vuole. Quante trasferte dopo l’Europa League. E poi quel turpe finale

Mourinho al termine della finale di Europa League

Mourinho al termine della finale di Europa League (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
07 Luglio 2023 - 08:30

Fai quel che caso vuoi, ma senza fare un caso. Sembra un recente, e geniale, spot radiofonico e televisivo che passa in questi giorni, ma è il ritornello che ronza nella testa di molti romanisti dopo la compilazione del calendario della prossima Serie A. Sì, perché tra partenze in salita, in discesa, incastri e scastri gli scazzi, spesso inutili, visto che poi le variabili che influenzano i campionati , e quello di serie A non fa eccezione, hanno ben più ampio respiro, sono sempre dietro l’angolo. 

Facciamo un po’ di ordine, se possibile. Se ieri mattina, oltre all’inizio difficile per il Milan, abbiamo addirittura letto in rassegna stampa che “se non fosse casuale, sembrerebbe un calendario anti-Mou” (Corriere dello Sport), possiamo almeno affermare e registrare come dato che il cosiddetto sorteggio (perché se condizionato da una serie di paletti continuare a chiamarlo così? Chiamiamolo, grazie alla variegata lingua italiana, “compilazione”) è stato sulla carta poco benevolo nei confronti della Roma, anche, e se non altro, se raffrontato a quanto accadrà ad altre big del nostro campionato. Verrebbe pure da chiedersi perché ci si ostina a chiamarlo asimmetrico. Parzialmente asimmetrico, sarebbe più appropriato, per esempio per la Roma, che si trova una curiosa simmetria tra la 17ª e la 19ª giornata del girone di andata, in cui incontra Napoli (23 dicembre), Juventus (30 dicembre) e Atalanta (7 gennaio) e la 15ª e la 17ª giornata del girone di ritorno, in cui incontra esattamente le stesse tre squadre e nello stesso ordine. Al ritorno, se le cose vanno come solo i romanisti auspicano, il tutto avverrà tra le eventuali semifinali di Europa League (e in teoria in quel periodo ci sarebbe anche la finale di Coppa Italia). All’andata, tanto per non farsi mancare nulla, oltre al fatto che - ma è un problema risaputo a monte - si perderà qualche giocatore per la Coppa d’Africa (non solo la Roma, ovviamente), il trittico sarà seguito dalla partita contro il Milan del 14 gennaio. 

Si dirà: la Roma ha un inizio favorevole. Posto che sia così, perché nessuna partita è vinta prima di giocarla, nelle giornate decisive (che non sono le prime, ma le ultime) nessuno è messo peggio della Roma. Ha comunque dormito bene Rudi Garcia, che ci ha ricordato quanto è stato fortunato ad avere cinque volte su sei dopo la Champions partite casalinghe. Non è nuovo, ma registriamo che si è lamentato pubblicamente Sarri, per via di quattro big match nelle prime otto giornate. Ma non escludiamo che si stia ancora sfregando le mani in segreto, lui che è sempre attento alle ore di riposo tra una partita e l’altra o ai cambiamenti climatici come una Greta qualunque, che non solo giocherà al massimo due big match consecutivi alternati a partite soft (tra le prime 7 dello scorso campionato, nessun’altra ha una serie di 4 partite in cui ne incontra 4 di fila tra le stesse 7 come la squadra di Mourinho), ma giocherà sempre in casa (6 volte su 6) dopo le partite del girone di Champions League (naturalmente la cosa importante sono le partite successive, dato che storicamente ai biancocelesti interessa soprattutto il campionato). Gli avversari saranno Monza, Atalanta (che però sarà impegnata giovedì nella propria coppa, quindi avrà un giorno, forse due, di riposo in meno e la gara non sarà programmabile al lunedì, perché poi ci sarà la sosta), Fiorentina (che però sarà impegnata giovedì nella propria coppa, quindi avrà un giorno, forse due, di riposo in meno), Roma (che però sarà impegnata giovedì nella propria coppa, quindi avrà un giorno, forse due, di riposo in meno e la sfida non sarà programmabile al lunedì, perché poi ci sarà la sosta), Cagliari e Inter (anch’essa impegnata in Champions). Inter che, a proposito di intoppi, dopo una gara di coppa incontrerà addirittura Mourinho.

La Roma invece giocherà sempre in trasferta nei turni successivi all’Europa League, sia nelle sei partite del girone, sia per gli eventuali turni ad eliminazione diretta. In caso di sedicesimi di finale anche la gara di andata sarà seguita da una trasferta. La gara di ritorno sarà seguita da Roma-Sassuolo, però non rinviabile al lunedì perché seguita dalla sosta di marzo. Non ci sono occhi di riguardo strabici, sia chiaro, ma solo dee sbendate. In fondo che prima e seconda classificata dell’ultimo campionato potessero avere qualche vantaggio dai duemila criteri del software poco open e molto source che “schedula” la stagione delle squadre di Serie A potrebbe anche essere sportivamente comprensibile, certo molto più che gridare ai complotti e perdersi nelle chiacchiere da bug. “Eh, ma guarda il caso però, guarda il destino…”, canta Vasco negli stadi di tutta Italia. Vedremo se sarà splendido o crudele, o entrambi.

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