Mondiale per club: ranking Uefa a metà, la Roma è fuori
Alla ricchissima competizione in programma a giugno del 2025 avrà diritto a partecipare solo chi guadagna punti in Champions League. Giallorossi tagliati fuori
Non è ancora chiaro quale sarà il criterio adottato dalla Fifa per selezionare le 12 squadre del nostro continente che prenderanno parte al nuovo Mondiale per club, il cui inizio è previsto per il 2025. Attualmente sappiamo di certo che la nuova competizione sarà a 32 squadre, che 4 di queste saranno le vincitrici delle ultime 4 Champions League (quindi Manchester City, Chelsea e Real Madrid più la vincente dell’edizione 2023-2024) e che ogni Federazione potrà portare un massimo di due squadre, a meno che non abbia al suo interno 3 vincenti della massima competizione Europea.
I dubbi riguardano i criteri da adottare per selezionare le restanti 8 squadre europee che prenderanno parte al torneo. Inizialmente, almeno ad interpretare le prime indicazioni del regolamento, si è fatto riferimento alla graduatoria del ranking Uefa per club, calcolato però sulla base dei risultati ottenuti nelle ultime tre stagioni. Come possiamo vedere dalla tabella, seguendo questo criterio la Roma sarebbe in ottima posizione, con un sesto posto che sarebbe il quintovisto che il Liverpool non potrebbe partecipare visti i due slot inglesi occupati da City e Chelsea che, per l’appunto, hanno vinto la Champions League.
Ma la Fifa sembra muoversi in un’altra direzione , con un nuovo ranking - che attualmente non esiste - calcolato solamente sulle partite disputate in Champions League, che taglierebbe fuori dunque tutte quelle che squadre che hanno partecipato e acquisito meriti nelle altre due competizioni Uefa. La scelta, oltre a sollevare dubbi sulla meritocrazia sportiva, ne solleva altri, più preoccupanti, di natura economica.
Un gap incolmabile
Le squadre che attualmente partecipano alla Champions League percepiscono degli introiti decisamente superiori alle squadre impegnate nelle altre due coppe. Basti pensare che la Juventus quest’anno, uscendo ai gironi, ha guadagnato circa 50 milioni di euro, l’Inter arivando in finale ha superato i 100 mentre la Roma, arrivata in finale di Europa League, si è fermata a 20. Un gap che, qualora dovesse essere confermato il nuovo criterio, sarà destinato ad aumentare con le squadre qualificate in Champions che oltre a questi introiti potranno contare anche su quelli del Mondiale (per la prima edizione si parla di un montepremi di circa 2.5 miliardi, chi vince potrebbe arrivare a incassare 100 milioni). Per una società la qualificazione in Champions diventerebbe obbligatoria per poter alimentare il circuito virtuoso del suo sostentamento ad altissimi livelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA