AS Roma

Pellegrini e i suoi fratelli: Roma-Sassuolo asse caldo (e caro)

Lorenzo riacquistato dopo due anni, Defrel pagato invece a peso d’oro: quanti affari di mercato hanno preso vita negli ultimi anni tra le due società

Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini

Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
29 Giugno 2023 - 08:33

Missori e Volpato sono soltanto gli ultimi due nomi che vanno a incrementare la lunga lista di operazioni di mercato sull’asse Roma-Sassuolo. Un asse che, in più di una circostanza, ha fatto le fortune di numerosi calciatori del vivaio giallorosso. Per saperne di più, chiedere a Lorenzo Pellegrini, che nell’estate 2015 (dopo aver esordito in A a Cesena con la Roma) viene ceduto al club neroverde, all’epoca allenato da Eusebio Di Francesco. Le due stagioni trascorse da Lollo in Emilia gli permettono di farsi le ossa e di attirare le attenzioni dei top club italiani; è Monchi, nel 2017, a esercitare il diritto di recompra, versando 10 milioni nelle casse del Sassuolo (che ne aveva spesi 1,25 due anni prima) per riportare Pellegrini nella squadra in cui è cresciuto.

Assieme a lui arrivano anche l’allenatore, Eusebio Di Francesco, capace di portare i neroverdi in Europa, e Gregoire Defrel. Per l’attaccante francese, reduce da 23 reti in 73 gare nelle due stagioni precedenti, il ds andaluso sborsa una cifra da capogiro: 5 milioni di euro per il prestito, obbligo di riscatto a 15 milioni, più 3 milioni di bonus. La sua avventura in giallorosso, tutt’altro che memorabile, dura soltanto una stagione, con 20 presenze e un gol.

Dalla Primavera di Alberto De Rossi al Sassuolo passa anche (in tre tappe) Matteo Politano: nel 2015, dopo le esperienze a Perugia e Pescara, la Roma lo cede in prestito con diritto di riscatto al Sassuolo, dove l’ala trova appunto Pellegrini, Di Francesco e Defrel. Ai giallorossi, peraltro, segna anche il suo primo gol in Serie A, all’Olimpico, nel 2-2 del 20 settembre 2015, giorno in cui Francesco Totti firma il suo trecentesimo gol in carriera. Il 20 maggio del 2016 Politano viene riscattato a titolo definitivo dal club emiliano, dove rimarrà per altri due anni, prima di approdare all’Inter. 

Come lui, ma con diverse fortune, sono passati dalla Roma al Sassuolo anche il difensore centrale Luca Antei (nessuna presenza nella prima squadra giallorossa, poi quattro anni e mezzo agli ordini di Di Francesco), il terzino Riccardo Marchizza (attualmente al Sassuolo, dopo numerose esperienze in giro per l’Italia) e l’ala Federico Ricci (ceduto in prestito nell’estate del 2016 e riscattato dai neroverdi l’anno seguente per 4,5 milioni di euro). Come dimenticare poi il nome più caldo di questo inizio di calciomercato, quel Davide Frattesi corteggiato non solo dalle milanesi, ma anche dalla Roma, che monitora attentamente la sua situazione: il centrocampista classe 1999, che Bruno Conti strappa alla Lazio nel 2014, vince Coppa Italia e Supercoppa con la Primavera giallorossa, quindi viene ceduto al Sassuolo (a fronte di 5 milioni di euro) nell’ambito dell’operazione che porta proprio Defrel nella Capitale.

Pinto si era fatto avanti già un anno fa, ma dall’Emilia chiedevano circa 40 milioni: una cifra ritenuta fantascientifica a Roma, ma che confermava la tendenza del Sassuolo a sparare alto. Soprattutto - e questo i romanisti lo hanno notato - quando di mezzo ci siamo noi. Perché la sinergia con la Juventus, ad esempio, ha portato il club di Squinzi a vendere (ad esempio) Locatelli ai bianconeri per 25 milioni più bonus subito dopo che il centrocampista si è laureato campione d’Europa con la Nazionale.
Al di là di questo, quel che è certo è che la piazza emiliana si è rivelata spesso un’isola felice per quanto riguarda la valorizzazione dei giovani, spesso rivenduti a peso d’oro al miglior offerente. 

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