Mourinho non arretra e ora attende la sentenza sul caso Chiffi

Un nuovo capitolo del tormentato rapporto tra Mourinho e il mondo arbitrale. Dopo aver incassato la dura sanzione da parte dell’Uefa (salterà le prime quattro gare della stagione europea), oggi conoscerà anche il verdetto della Procura Federale sull’indagine aperta dopo le sue dichiarazioni nel post Monza-Roma. Nessun dietro-front per lo Special One, che ha scelto la via della coerenza.

Nessun passo indietro
La Roma puntava alla via del patteggiamento, dietro il pagamento di  una sanzione economica. Provvedimento, però, non ritenuto congruo dalla Procura che pretendeva inizialmente le scuse di Mourinho.  La scorciatoia questa volta era quindi prevista, il muro contro muro, sulla carta, evitabile. Ma quando si parla dello Special One non ci sono compromessi di nessun tipo: o tutto o niente. E quindi, davanti all’ipotetico scenario dell’invio di una lettera di scuse da parte dello Special One, dove in sostanza si doveva mostrare contrito per le parole proferite nei confronti di Chiffi e tendeva la mano al mondo arbitrale, il tecnico portoghese ha preferito rimanere coerente allo sfogo andato in scena nella sala stampa dell’U-Power Stadium di Monza.

La pietra dllo scandalo
Questo fu lo sfogo dello Special One contro Chiffi: «Il peggior arbitro che abbia trovato in tutta la mia carriera. E io in tanti anni ho trovato tanti arbitri scarsi. Di solito quando si parla così è perché può aver influito sul risultato. Non è questo il caso, ma è dura giocare con questo arbitro. Tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico. Se n’è andato a casa frustrato perché non mi ha espulso, non gli ho dato l’opportunità: sono andato via per non vederlo». Poi la rivelazione, dopo il caso Serra: «Avevo un microfono nascosto per proteggermi». Materiale sufficiente per il procuratore Chinè per aprire un’inchiesta.

Gli scenari
Senza dubbio la decisione di Mourinho di non tendere la mano e ufficializzare un passo indietro (chi conosce bene il tecnico riferisce come non sia mai stato nei suoi pensieri) rischia di pesare e molto nella decisione finale della Procura Federale. Lo Special One potrebbe cavarsela con una multa qualora nel comunicato previsto dalla FIGC il tecnico riconoscesse la terzietà del sistema arbitrale. Ma lo spettro di una squalifica rimane ipotesi percorribile, che porterebbe la Roma ad un inizio di stagione davvero complicato. Basti pensare alla prima giornata di campionato, dove non ci saranno Foti, Salzarulo, Pellegrini e Dybala. A questi potrebbe aggiungersi anche José Mourinho. Poche ore e si conoscerà il verdetto.