E Dybala doppiamente griffato vale oro: l'Adidas ci pensa
Fra i testimonial top di Adidas c'è anche la Joya. Il colosso vestirà la Roma nella prossima stagione e punta su Paulo, ma anche in nazionale è veicolo di vendite
Del Piero, poi Totti. In rigoroso ordine temporale. Più Messi in nazionale, che però a differenza dei primi due gioca insieme a lui. Quella fra Paulo Dybala e la numero 10 è una storia complicata, anche se sembrano fatti l’uno per la l’altra. Eppure predecessori e compagni non solo illustri ma leggendari, lo hanno quasi sempre tenuto alla larga dalla maglia più ambita. Alla Juventus è riuscito ad accaparrarsela soltanto nella seconda fase della sua avventura, quando era indiscutibilmente il giocatore più idoneo, in una squadra peraltro piena di campioni già affermati. Ma da quelle parti eventuali scrupoli di carattere emotivo arrivano sempre dopo la ragion di stato della casa madre, e già Tevez aveva indossato la casacca dell’ex bandiera bianconera senza troppe discussioni.
Nella Capitale la situazione è differente: Totti è molto più che un “semplice” fuoriclasse con tanti anni di militanza, e in sé riassume i cardini dell’identità romanista, che da circa mezzo secolo assegna quel numero a chi nasce, cresce e tifa nella e per la Roma. Oltre a rappresentare buona parte della storia del club e i sentimenti più profondi del proprio popolo. Adesso però, per la prima volta dal giorno dell’addio al calcio giocato di Francesco, la possibilità che quella maglia passi sulle spalle di un altro giocatore non viene associata alla blasfemia. Un po’ per le investiture dello stesso Totti, un po’ per la statura tecnica di Dybala e l’amore incondizionato che i tifosi giallorossi gli hanno tributato fin dal giorno del suo arrivo.
Le ragioni del cuore però possono ancora poco, se alle spalle non hanno fondamenta tangibili. E il nuovo sponsor tecnico della Roma come noto sarà Adidas, che da tempo ha individuato proprio nella Joya uno dei testimonial di punta a livello globale. Esattamente come Mourinho. Ovvero personaggi universalmente conosciuti, che riescono a espandere il marchio in ogni angolo del pianeta (e non a caso sono griffati dal colosso tedesco in ogni uscita pubblica).
Lo Special One è al vertice fra gli allenatori “marchiati” dal colosso tedesco, Paulo rientra nella ristretta cerchia dei calciatori sui quali si punta maggiormente, primo fra tutti il suo compagno di nazionale Messi. Non a caso l’Argentina è da decenni una delle selezioni top per Adidas. Ma il doppio connubio che ora comprenderà anche il club non può che rafforzare l’investimento su Paulo. E anche se il numero 21 è ormai un suo “marchio di fabbrica”, l’indiscutibile fascino del 10 farebbe felici tutti nella multinazionale di Herzogenaurach.
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