AS Roma

Il domani della Joya: il futuro tra clausola e numero 10

A luglio possibile incontro tra agente e società per un adeguamento che consolidi il suo futuro a Roma. Totti: «La mia maglia? Sì, se rimane qui altri 10-20 anni»

Paulo Dybala esulta con la maglia della Roma

Paulo Dybala esulta con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
26 Giugno 2023 - 08:21

Un’estate fa era un po’ come una favola. Come l’inizio di una favola anzi. Il 20 luglio del 2022, dopo una lunga attesa, la Roma annunciava il colpo più importante del suo mercato - e di quello italiano in generale - ingaggiando Paulo Dybala. L’argentino, dopo essersi liberato a parametro zero dalla Juventus, firmava un triennale con i giallorossi, liberando nella calda aria capitolina l’euforia dei tifosi. Una gioia - o Joya, se preferite - non disattesa, anzi confermata da una stagione importante, da leader tecnico e carismatico, chiusa con 18 reti all’attivo e la palma di miglior marcatore della rosa. E se un’estate fa la favola tra la Roma e Dybala ha vissuto il suo incipit, chissà che questo luglio non venga scritto il secondo, fondamentale, capitolo.

Tra due settimane Paulo, insieme al resto dei compagni, farà ritorno a Trigoria, dove per il 10 luglio è fissato il raduno per iniziare a preparare la prossima stagione. L’argentino - che nelle sue vacanze americane non ha smesso di lavorare e allenarsi - sa già di trovare di nuovo lì l’uomo che più di altri, ma non da solo, lo ha convinto a sposare il progetto romanista: José Mourinho. La conferma dello Special One sulla panchina è la principale garanzia per il domani della Joya, che non ha nessuna intenzione di salutare, ma con il mercato di mezzo, si sa, nulla è mai scontato e quando ci sono le clausole di mezzo l’incertezza aumenta notevolmente. Il suo contratto, infatti, include una postilla che permette ai club di liberarlo versando nelle casse della Roma 12 - in caso di società italiane - o 20 milioni - per i club esteri, esercitabile solo però entro il 31 luglio. Cifre irrisorie, soprattutto per campionati come la Premier League, dove Paulo da sempre ha estimatori.

Proprio per questo, il piano della Roma è di ridiscutere gli accordi, proponendo un rinnovo contrattuale con stipendio aumentato rispetto ai 6 milioni circa - bonus compresi - percepiti attualmente da Dybala e scadenza prolungata oltre il 30 giugno 2025. Come Paulo, anche il suo entourage al momento si sta godendo un periodo di ferie e ad oggi non è stata fissata nessuna data per un incontro con Pinto - che al contrario è molto indaffarato in questi giorni - ma la sensazione è che la chiamata per l’appuntamento possa arrivare molto presto. E chissà che, oltre ad un adeguamento, il club non proponga a Dybala anche un cambio di maglia, invitandolo ad indossare quella numero 10 che nella Capitale è oggetto di culto. Una scelta che avrebbe risvolti sentimentali - oltre che commerciali - e suggellerebbe le nozze tra la Joya e la Roma.

Parola di capitano
Proprio di quest’eventualità ha parlato chi quella maglia l’ha indossata per oltre 20 anni: Francesco Totti. In occasione dell’amichevole tra vecchie glorie del nostro campionato organizzata a Ferrara dalla pagina social Operazione Nostalgia, lo storico capitano giallorosso si è espresso sulla possibilità di vedere Dybala con la sua 10: «Se Paulo la merita? Sì, se pensa di rimanere altri 10 o 20 anni a Roma». Parole diverse rispetto a quelle di un anno fa, quando lo stesso Totti disse di “lasciarla” volentieri al talento di Laguna Larga, qualora l’avesse voluto. Questa volta la bandiera romanista ha posto come condizione necessaria una fedeltà che la Joya potrebbe dimostrare, con i fatti, già nelle prossime settimane.

Non solo Dybala però, a Totti è stato chiesto anche un pensiero sui primi due anni a Trigoria di José Mourinho: «Parliamo di un grande allenatore e di un grande uomo - ha detto il 10 ai microfoni di Goal.com - ha già fatto tantissimo. Speriamo che possa continuare così». E a proposito di Mou, lo Special One negli ultimi tempi ha manifestato apertamente la necessità di non esser lasciato solo a livello comunicativo, chiedendo in questo un intervento della proprietà. Richiesta che, secondo alcuni, potrebbe essere accolta con l’inserimento di una nuova figura dirigenziale, che non intacchi il ruolo del GM Pinto. Alcuni vedono in Totti il profilo ideale. «Un ritorno alla Roma? Non so niente, ma a chi non piacerebbe stare dentro alla Roma?».

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