Certezza Smalling fino al 2025: "Ripartiamo da Budapest"
Ufficializzato il prolungamento del contratto della colonna difensiva della Roma. «Felice di restare, decidere è stato facile. Il ko in finale ci farà crescere»
Un punto di riferimento per la difesa per la Roma e un rinnovo annunciato finalmente reso ufficiale. Ieri il club giallorosso ha comunicato che Chris Smalling ha sottoscritto un nuovo accordo in giallorosso che lo legherà a questi colori fino al 2025. Da diverso tempo il club stava lavorando per assicurarsi la permanenza di un giocatore tanto importante da determinare in maniera evidente il rendimento di tutto il reparto difensivo, che ha sofferto notevolmente quando lui non è stato a disposizione.
Già l’11 maggio scorso il suo procuratore si era fatto vedere a Trigoria (testimoniando il tutto con una storia su Instagram) per finalizzare l’accordo e da alcune settimane filtrava ottimismo per una firma sul biennale stando sia alle parole di Tiago Pinto che a quelle dello stesso centrale inglese. Prima della finale di Budapest le parti avevano già trovato una quadra e il futuro romanista di Smalling era stato stabilito e il rischio di perderlo a parametro zero evitato da tempo.
«Sono molto felice di restare alla Roma - ha detto il numero 6 al portale ufficiale del club - stata una decisione facile da prendere perché gli ultimi anni sono stati tra i migliori della mia carriera, soprattutto se penso ai tifosi. Indipendentemente da chi affrontiamo il loro sostegno è incredibile». È arrivato in giallorosso nell’estate del 2019 in prestito dal Manchester United e col passare degli anni si è legato sempre di più ai colori giallorossi: «Quando sono venuto in prestito è stata una decisione dell’ultimo minuto, ma è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto. La seconda stagione è stata frustrante per gli infortuni, ma poi sono stato meglio e ora mi sento bene, capace di recuperare in fretta dalla fatica. Voglio continuare ad aiutare la Roma».
Smalling era in campo a Budapest nella finale di Europa League e ha provato a dare una chiave di lettura positiva a una serata tristemente indimenticabile: «Lo scorso anno è stato un trionfo, quest’anno abbiamo vissuto un dispiacere, ma giocare due finali in due anni è un grande risultato. Sono certo che aver visto il Siviglia festeggiare ci resterà impresso e ci darà una spinta in più nella prossima stagione per essere noi sul podio ad alzare la coppa e a festeggiare. Impareremo da questa esperienza. Abbiamo vinto insieme, abbiamo perso insieme ed è anche questa unità la nostra forza che aumenta col passare del tempo». La notizia del rinnovo dell’inglese avrà reso felice anche Mourinho, tecnico che il nativo di Greenwich ha elogiato: «Quando è arrivato ho capito sin da subito che avrebbe aiutato il club ad alzare il livello della squadra. Se c’è una persona come lui, un vero leader e punto di riferimento dentro e fuori dal campo non può che essere una cosa positiva».
Parole al miele anche per i Friedkin: «È molto importante avere una proprietà che crede nel club, che tiene fede alla proprie promesse. I miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Al centro sportivo, fuori dal campo, in termini di organizzazione, i proprietari tengono molto al club». E il club tiene molto a Smalling, valida certezza e punto di riferimento difensivo, oltre che potenzialmente anche un’ottima “chioccia” per elementi come Ndicka nell’accelerarne la crescita, perché giocare a fianco di un profilo del genere non può che rendere più forti.
«Appartenenza»
Nel comunicato emanato dal club romanista sul rinnovo del centrale inglese c’era anche il pensiero del gm Tiago Pinto: «Chris si è contraddistinto in questi anni - ha dichiarato - non solo per il rendimento sul campo, ma anche per il senso di appartenenza che lo ha portato a legarsi ancora alla Roma. Siamo felici di poter contare sul suo supporto al centro della difesa così come sulla sua leadership nello spogliatoio, dove rappresenta un esempio positivo per i ragazzi che compongono la nostra rosa». L’ufficialità della notizia anche sui social ha scatenato anche la reazione dei compagni di squadra, come quella di Mancini o Pellegrini ma anche un cenno di approvazione da parte da un altro grande difensore romanista con la maglia numero 6 come Aldair.
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