AS Roma

Roma, servono i gol per tornare a sognare

Segnate 50 reti dai giallorossi, mai così poche da quando esiste la Serie A a 20 squadre. Paulo Dybala l’unico a salvarsi: l'argentino in doppia cifra

Tammy Abraham e Andrea Belotti

Tammy Abraham e Andrea Belotti (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
12 Giugno 2023 - 08:33

Cinquanta gol in trentotto partite: è il bottino offensivo della Roma nel campionato concluso da poco. Un bottino ben misero, per una squadra che sulla carta aveva una potenza di fuoco invidiabile: di certo inferiore a quella Napoli ed Inter - tanto per citarne due - ma sicuramente in grado di fare meglio del nono attacco dell’ultima Serie A. Tra le squadre che hanno chiuso nella parte sinistra della classifica, soltanto il Torino, con 42 centri, ha segnato meno dei giallorossi. Un dato che emerge in maniera chiara anche andando ad analizzare gli score individuali dei calciatori in rosa: Paulo Dybala, con 18 gol totali, è stato l’unico ad andare in doppia cifra; ci sono avvicinati El Shaarawy e Abraham (9 reti ciascuno) e Pellegrini (8), ma di tutti gli altri nessuno è andato oltre i 4. 

Record negativo
Il cammino entusiasmante in Europa, terminato nella maniera più dolorosa, ha fatto da contraltare a un campionato altalenante da parte dei giallorossi, che hanno centrato la qualificazione in Europa League soltanto al 91’ dell’ultima giornata. Eppure, da quando la Serie A è composta da 20 squadre, la Roma non aveva mai segnato così poco: anche in stagioni tormentate, come quella dei quattro allenatori (2004-05) o quella iniziata con Zeman e conclusa con Andreazzoli (2012-13), in campionato eravamo riusciti a fare meglio per quanto riguarda il bottino offensivo. Per trovare una stagione chiusa con meno di 50 reti, bisogna tornare indietro fino al 1996-97, stagione chiusa al dodicesimo posto (peggior piazzamento nell’epoca dei tre punti per la Roma); in quell’annata, con Carlos Bianchi prima e Liedholm-Sella poi, Balbo e compagni segnarono 46 gol in 34 partite.
 
Analizzando invece le stagioni più recenti, il dato offensivo che più si avvicina ai 50 gol di questo campionato è quello relativo al 2014-15, quando la squadra allenata da Rudi Garcia segnò 54 reti, ottenendo comunque un secondo posto in classifica, a dimostrazione del fatto che la potenza di fuoco offensiva non è tutto; servono anche solidità difensiva (e quella con Mou la Roma l’ha trovata) e la capacità di capire i vari momenti all’interno di una partita.

Il futuro
Quel che è certo è che, per l’immediato futuro, serve qualcosa di più per accendere l’attacco romanista: Dybala ha avuto un rendimento straordinario (18 reti e 8 assist in 2.502’ disputati) ma, quando è mancato causa infortuni, la sua assenza si è sentita, e Pellegrini da solo non è riuscito a illuminare. Sicuramente si pretende di più dalle due prime punte attualmente in rosa, ma una sarà ai box quando la stagione 2023-24 partirà. Chissà che un aiuto non possa arrivare dal mercato: dopo Aouar e in attesa di Ndicka, Tiago Pinto potrebbe puntare a rafforzare il reparto offensivo con un calciatore da 10-15 gol a stagione. Serve come il pane.

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