Chi è Ndicka: mancino abile di testa e di piede
Leader del terzetto difensivo dell'Eintracht campione dell'Europa League. Ha scelto la nazionale Ivoriana
Non è da tutti ritrovarsi, a 23 anni ancora da compiere, a comandare una difesa in un quarto di finale di Europa League avendo di fronte un tridente offensivo composto da Dembélé, Aubameyang e Ferran Torres. Evan Ndicka lo ha fatto, il 14 aprile 2022 (lo stesso giorno in cui la Roma asfaltava 4-0 il Bodø/Glimt in Conference) in un Camp Nou con 80mila spettatori sugli spalti. Quel giorno, Barcellona-Eintracht Francoforte si concluse 3-2 per i tedeschi (che al 90’ erano avanti 3-0), che volarono in semifinale: Ndicka quella sera venne espulso per somma di ammonizioni, saltò la semifinale d’andata con il West Ham, ma giocò il ritorno e poi la finale contro i Rangers Glasgow che incoronò l’Eintracht ai calci di rigore. Quel trionfo è stato senza dubbio il picco dell’avventura quinquennale del difensore centrale con il club tedesco; club lasciato ufficialmente pochi giorni fa dopo 183 presenze e 12 gol. Ora il ragazzo classe 1999 è pronto per un nuovo capitolo della sua carriera, aupiscabilmente alla corte di Mou.
I primi anni
Nato a Parigi da padre camerunense e madre ivoriana, dopo aver effettuato tutta la trafila nelle nazionali giovanili francesi, ha recentemente deciso di rappresentare la Costa d’Avorio. Cresciuto calcisticamente nell’Auxerre, gli bastarono 16 apparizioni tra Ligue 2 e Coppa di Francia per attirare l’attenzione dell’Eintracht, che sborsò 5,5 milioni di euro per acquistarlo nel luglio 2018. Un ingaggio per il futuro, ma anche per l’immediato, dato che Ndicka divenne ben preso un titolare inamovibile del club. Cresciuto tatticamente e tecnicamente, oltre che dal punto di vista fisico, oggi il centrale è un calciatore completo nonostante sia ancora giovane: un binomio che faceva di lui uno dei calciatori più corteggiati d’Europa, finito nei radar della Roma già la scorsa estate e ora obiettivo primario per rinforzare la difesa dalla prossima stagione.
Le caratteristiche tecniche
Mou lo ha chiesto fin dal suo arrivo, ora sta per averlo: un difensore centrale di piede mancino, abile a impostare l’azione. Il sinistro di Ndicka è infatti educato, pur trattandosi di un difensore, ma le sue doti non si limitano certo alla costruzione dal basso: alto 1,92 è abilissimo nei corpo a corpo in marcatura e ovviamente nel gioco aereo. Il colpo di testa è una delle sue doti principali, al punto che l’attuale tecnico dell’Eintracht Francoforte Oliver Glasner - dopo un gol sugli sviluppi di un corner - disse di lui: "È saltato in aria come Michael Jordan"
© RIPRODUZIONE RISERVATA