AS Roma

Villar: "Spero di poter tornare alla Roma, nutro grande rispetto per Mourinho"

Il centrocampista spagnolo: "Fosse per me partirei ora per essere domani a Trigoria. La serenità, quando si è in campo, è una degli aspetti principali"

Gonzalo Villar durante una partita del Getafe

Gonzalo Villar durante una partita del Getafe (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
08 Giugno 2023 - 14:31

Gonzalo Villar ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio della sua esperienza alla Sampdoria, della possibile permanenza alla Roma e del rapporto con José Mourinho. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista spagnolo.

Sul suo futuro dopo il termine del prestito al Getafe.
"Spero di poter tornare alla Roma, dove ho ancora un anno di contratto, e di giocarmi le mie carte, dimostrando il mio valore. Penso che avrei potuto dare una mano, visti i tanti infortuni di quest'anno. Sarebbe un onore per me tornare a far parte di quel gruppo e poter giocare agli ordini di Mourinho, uno dei più grandi allenatori degli ultimi vent'anni. Fosse per me partirei ora per poter essere domani a Trigoria".

Il parere su Mourinho.
"Per Mourinho nutro grande rispetto. Mi disse subito, dal primo giorno, che preferiva centrocampisti con doti diverse dalle mie. Io ho cercato in tutti i modi di farmi notare in allenamento ma purtroppo non è andata bene. Complessivamente la mia vita a Roma è durata il tempo di una stagione completa. Nonostante ciò faccio sempre il tifo per loro, ho seguito tutte le partite, compresa la finale persa".

Sulla partenza e sulle decisioni che lo hanno spinto ad andare in prestito.
"Quando rimani fuori per tanto tempo, nasce dentro di te una sorta di ansia di giocare. Molto spesso, purtroppo, questa è una cosa negativa perché ti porta a essere insicuro e timoroso in campo. La serenità, quando si è in campo, è una degli aspetti principali, soprattutto per un giocatore come me che ama toccare tanto il pallone".

Sul periodo trascorso alla Sampdoria.
"È stata un'annata difficile. Avevamo un gruppo molto affiatato e stavamo molto bene insieme. I risultati però non sono mai arrivati e siamo entrati in una spirale negativa, dove tutto girava contro di noi. Inoltre non vedevamo un euro. Tutto questo mi ha fatto capire che, a volte, non dipende tutto dai giocatori in campo. Non eravamo liberi di testa e tutto ciò che ruotava attorno a noi aveva creato un ambiente negativo. Quando me ne sono andato ho chiesto scusa ai tifosi, sono un ragazzo onesto e so di non essere stato all’altezza della Sampdoria. Loro invece sono stati incredibili e ci hanno sempre supportato, nonostante tutto. Ci tengo a mandargli un abbraccio e sono sicuro che torneranno presto in Serie A".

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