Pupillo di Garcia, Aouar abbina quantità e qualità
È un centrocampista centrale, ma può agire anche come trequartista
Non è da tutti raggiungere una semifinale di Champions League a 22 anni. A maggior ragione se lo si fa con una squadra come l'Olympique Lione, che di certo non calca palcoscenici del genere ogni stagione. Ma Houssem Aouar, classe 1998, è uno a cui la personalità non manca, nonostante la giovane età: è una delle caratteristiche - assieme alle sue doti tecniche - che hanno convinto la Roma a ingaggiarlo per rinforzare la rosa a partire dalla prossima stagione. Del Lione che nel 2021 è arrivato in semifinale di Champions League, allenato dall’ex tecnico romanista Rudi Garcia, Aouar è stato la stella, assieme a Depay: due assist in altrettante sfide contro la Juventus, negli ottavi di Champions, che hanno permesso ai francesi di eliminare i bianconeri (1-0 e 1-2). Altri due assist nel sorprendente 3-1 con cui la squadra di Rudi ha fatto fuori il Manchester City nei quarti, prima di arrendersi al Bayern (poi campione d’Europa).
Gli esordi
Nato e cresciuto a Lione, di origine algerina, Houssem è entrato nelle giovanili dell’Olympique nel 2009, quando aveva 11 anni. Dopo tutta la trafila nel vivaio, ha debuttato in prima squadra il 16 febbraio del 2017, nell’andata dei sedicesimi di Europa League contro l’AZ Alkmaar; una settimana dopo, sempre con gli olandesi, il primo gol nella vittoria per 7-1 della squadra allora allenata da Bruno Genesio. Squadra che, negli ottavi, avrebbe poi eliminato la Roma di Spalletti, ma Aouar non fu convocato. Fattosi le ossa all’ombra di talenti come Fekir, Lacazette e Tousart, il centrocampista ha poi debuttato anche in Ligue 1 ad aprile. La stagione 2017-18 è stata quella della continuità: a 19 anni, 44 presenze e 7 gol gli sono valsi l’attenzione di molti top club. Trattare col Lione, però, non è mai facile, e le richieste del patron Aulas hanno spaventato anche i portafogli più disponibili.
A seguire altre due buone annate tra il 2018 e il 2020, culminate con la già citata semifinale di Champions League, con Aouar che in più di una circostanza ha vestito anche la fascia di capitano del Lione. Sette reti nel 2018-19, addirittura 10 nella stagione seguente, nella quale però Garcia non è riuscito a conquistare trofei. A ottobre 2020 è arrivato anche il debutto in Nazionale: Houssem ha brillato per un’ora, servendo due assist nel 7-1 con cui i Bleus hanno travolto l’Ucraina. Poi, però, sono arrivate stagioni piuttosto complicate sia per il Lione, sia per Aouar: le prestazioni di Houssem subiscono un calo, tanto che nell’ultima annata ha collezionato soltanto 18 presenze, per un totale di 571’. Le sue doti però non sono in discussione, anche perché non sono tanti i calciatori che, a 25 anni ancora da compiere, vantano 175 presenze in Ligue 1 e 34 in ambito europeo.
Le caratteristiche
Centrocampista di piede destro dotato di ottime qualità tecniche, Aouar ha giocato sia in un centrocampo a due, sia come mezzala nel 4-3-3: bravo negli inserimenti, nelle verticalizzazioni e nell’ultimo passaggio, ma meno abile in fase difensiva, deve necessariamente essere affiancato a un mediano "di rottura" che abbia compiti di interdizione. Le sue doti lo hanno portato spesso ad agire da trequartista centrale nel 4-2-3-1 che Rudi Garcia ha utilizzato a Lione. Sa come posizionarsi tra le linee per fare male alle difese avversarie, può ricoprire quel ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco: vede linee di passaggio spesso nascoste ai più e, pur non essendo un gigante (è alto 1,75 e il suo peso si aggira sui 70 chili) sa come resistere agli assalti degli avversari. Insomma, non un regista classico, ma un giocatore in grado di accendere la luce, come suol dirsi, e di trovare la giocata negli ultimi 30-40 metri. Dopo tanti anni a Lione, Houssem Aouar è pronto per il grande salto: Roma sembra essere la piazza ideale in cui compierlo.
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